Social o sociale?

Postiamo di tutto, ogni atto che compiamo, i momenti di gioia, di dolore, ciò che mangiamo, pensiamo, senza ormai alcun filtro, discutiamo animatamente, non di rado senza alcun rispetto, con persone che poi dal vivo non salutiamo nemmeno. È questa la vita che ci attende all’epoca del distanziamento sociale? Ma, soprattutto, è questa la vita?

Viva la vita, abbasso la morte!

«Viva la vita, abbasso la morte!» ha gridato in piazza Mélenchon, nella manifestazione francese contro la riforma delle pensioni. E, rivolto a Macron, ha aggiunto: «Tu sia maledetto per aver mercificato le nostre esistenze». La vita contro la morte: sino a quando il dibattito non si radicalizzerà in questo senso ci dovremo accontentare di una pseudo-sinistra lagnosa e di movimenti ecologisti all’acqua di rose.

Tiziano Terzani e le “Lettere contro la guerra”

«La guerra viene usata oggi per la militarizzazione delle nostre società: opponiamoci! Non votiamo per chi appoggia questa politica, controlliamo dove abbiamo messo i nostri risparmi e togliamoli da qualsiasi società che abbia anche lontanamente a che fare con l’industria bellica. Diciamo quello che pensiamo, quello che sentiamo essere vero: ammazzare è, in ogni circostanza, un assassinio».

“Il tempo rimasto”: un film sulla densità della vita. Intervista a Daniele Gaglianone

«Quando scompariranno coloro che oggi hanno più di 85 anni andrà via la generazione testimone delle grandi trasformazioni, che è passata dalla vita come era secoli fa a questo presente. Chi è nato negli anni Venti o Trenta ha visto cambiare il mondo almeno due o tre volte e sta continuando. Ma queste persone nonostante la durezza delle loro vite danno l’idea di essere vissute dentro comunità».

La vita e il mercato

Siamo, almeno a parole, alla vigilia della transizione verde e digitale. Forse essa aiuterà a uscire dalla crisi. Ma ciò può avvenire con l’economia in equilibrio (e più verde) e la società a pezzi, oppure con una nuova economia capace di tenere insieme piena occupazione e dignità/stabilità/libertà del lavoro. E non è la stessa cosa…

«Al passato: grazie. Al futuro: sì»

Al 2020, grazie: ci hai tolto ogni dubbio sulla politica italiana. Quella di un governo che trascina un indecente stato delle cose, quella di una destra grottesca e pericolosa. Quella di una sinistra che c’è solo nella liberazione delle vite dal basso. Al 2021, sì: lavoreremo perché questa sinistra cresca, prenda coscienza di sé, combatta.

Un anno drammatico

Il virus che non ci aspettavamo ha segnato profondamente le nostre vite nel 2020. Arriviamo alla svolta dell’anno nuovo sospesi tra un passato a cui non si può tornare, un presente oscuro e un futuro che non sappiamo immaginare. Oggi più che mai avremmo bisogno di scelte cruciali. Ma la politica non offre grandi speranze.

Fase 2: il Governo Conte declina vita e salute

La fase 2 non è cominciata bene. È bastato che l’Italia rischiasse di essere esclusa dai corridoi del turismo estivo, ed ecco che tutto sembra cambiato. Tra la borsa e la vita, il Governo, dopo avere scelto (giustamente) la vita, sembra ora aver scelto la borsa. Non sarebbe stata opportuna una maggior prudenza e diversificazione?