Albania guardiana

Albania: già oggetto di tentata colonizzazione, poi terra di emigrazione. Oggi terra guardiana. Grazie ai CPR esportati dall’Italia: carcerazione allo stato solido, recinto di animali umani. Li scarichiamo a voi i cipierre, infatti contengono merci tossiche, così come riversiamo residuati inquinanti nei “paesi in via di sviluppo”. E il presidente socialista del tuo paese esulta in spensierata combutta con la nostra presidente. Eja Eja!

Contro l’autonomia differenziata per salvaguardare il servizio sanitario nazionale

La disparità territoriale nell’accesso alle cure è, in Italia, una realtà, una frattura che costringe le cittadine e i cittadini a spostarsi da una regione all’altra per essere curati. Con l’Autonomia differenziata prevista nel disegno di legge Calderoli questa frattura è destinata a diventare una voragine. Per evitare che ciò accada e salvaguardare almeno un minimo di Sistema sanitario nazionale occorre mobilitarsi. Subito.

Il Governo, i media e le nuove “classi pericolose”

Il sovrano, inseguito dalla politica, è, oggi, quello mediatico. Sono i media a tracciare la strada della paura. Il Governo poi la percorre con provvedimenti che inseguono il panico e riducono l’Italia a un mosaico di ghetti, lazzaretti e prigioni. Creando di continuo nuove classi pericolose: prima i frequentatori di rave e le baby gang, poi, da ultimo, le donne rom e gli occupanti abusivi di alloggi.

«Ci vuole coraggio»: le scelte che l’Onu non può eludere

Le parole dell’Alto Commissario Onu per i rifugiati di fronte al Consiglio di sicurezza dell’Onu sono di inusuale nettezza: «Le scelte che voi 15 farete – o non farete – segneranno tutti noi, e le generazioni a venire. Lascerete che questo puzzle di conflitti si completi di atti aggressivi a causa della vostra disgregazione o di semplice negligenza? O sarete coraggiosi e intraprenderete i passi necessari per far ritorno dagli abissi?».

Contro la violenza sulle donne: oltre gli interventi di facciata

Ad oggi sono 102 le donne uccise in Italia nel 2023, 83 delle quali in contesti familiari o affettivi. Ci si sta avvicinando a due femminicidi la settimana. In questo contesto la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre deve produrre una riflessione non rituale che aiuti anche a superare stereotipi e ipocrisie e ad andare oltre gli interventi di facciata.

La vittoria di Milei in Argentina: non solo una sconfitta politica

Javier Milei, il Trump dell’America Latina, liberista sfrenato e nostalgico della dittatura militare, è il nuovo Presidente dell’Argentina. Hanno votato per lui la destra tradizionale e i militari ma anche i giovani e la classe media impoverita, che hanno espresso così la loro disperazione e il rancore verso un establishment che ha cancellato il loro futuro. È una disfatta per la sinistra e la parabola di una crisi non solo argentina.

I migranti: sempre cittadini di serie B

Se il cittadino per nascita commette un reato ciò non incide, di regola, sul suo status. Ma se il reato ha matrice terroristica e a commetterlo è un cittadino originariamente straniero la cittadinanza gli viene revocata. Il periodo per farlo viene portato, con il disegno di legge-sicurezza, a 10 anni dalla condanna definitiva. Con ulteriore violazione del principio di uguaglianza e del carattere universale della cittadinanza.

Contro la “riforma” costituzionale, la parola ai cittadini. Prepararsi al referendum

La “riforma” istituzionale del Governo Meloni è il tentativo, posto in essere da un manipolo di reduci ideologici del fascismo, di dare la spallata finale al progetto politico della Costituzione del 1948. La risposta spetta al popolo sovrano: in un referendum in vista del quale il fronte del No deve costruirsi fin da ora nel modo più ampio, prendendo parola su ogni telefono, in ogni piazza, in ogni televisione.