Superbonus edilizio: i pro e i contro

Il superbonus al 110% è stato un intervento ingente e discusso, che ha avuto effetti giudicati positivi dalle agenzie di valutazione sull’aumento del Pil, sull’ambiente, sulle imprese, ma anche sul deficit tendenziale. Su quest’ultimo parametro si scopre che – al contrario di ciò che dicono Meloni e Giorgetti – ha liberato risorse per la prossima legge di bilancio.

Il rating dell’Italia salvato dai pensionati

Il duo Meloni-Giorgetti tira un sospiro di sollievo. L’Italia è passata sotto le forche caudine del rating delle maggiori agenzie sostanzialmente incolume, anzi con qualche miglioramento. Ciò grazie a scelte di bilancio all’insegna dell’austerity, con una particolare cattiveria nei confronti dei pensionati e del settore sanitario. In parole povere, i pensionati salvano il rating del Paese ma non vengono premiati, bensì puniti.

Democratizzare le banche centrali

L’indipendenza delle banche centrali è l’emblema del potere dominante del capitale finanziario sulla politica e sulla democrazia. Per di più l’attuale sistema si mostra sempre più incapaci di “guidare” l’economia. C’è una sola via d’uscita, coerente con il carattere di bene pubblico del sistema monetario: coinvolgere nella sua gestione le organizzazioni dei lavoratori, degli imprenditori e dei consumatori.

Torna lo spread

Perché in Italia lo spread è tornato a salire? Perché i mercati temono per i nostri conti pubblici e, per prestarci soldi, vogliono maggiori interessi. La questione, peraltro, è strutturale e per allentare la tensione sui mercati e far respirare i paesi più indebitati occorrerebbe trasformare i titoli acquistati nell’ambito del quantitative easing in obbligazioni irredimibili. Titoli senza scadenza e a tasso zero. Ma l’Europa non ci sente.

Per una moneta “bene comune”

L’80% del denaro in circolazione è privo di corrispondenti riserve ed è, in realtà, credito delle banche (e debito per chi lo riceve). Ma le banche fanno credito per fare profitti, non per sostenere l’economia. E così si favorisce chi ha mezzi, si producono ulteriori disuguaglianze e si creano crisi ricorrenti. Occorre dunque – sostiene Enrico Grazzini in un recente libro – cambiare l’architettura del sistema monetario.

Extra-profitti delle banche: la tassa non è per i poveri

Grazie al rialzo dei tassi, i profitti delle banche sono lievitati. Nel primo trimestre di quest’anno le 5 banche più importanti hanno accresciuto del 57,6% il proprio “margine di interesse”. Giusto, dunque, tassarle, nonostante i malumori della borsa. Ma se ciò servirà soprattutto a consentire di abbassare le tasse sui redditi più elevati sarà solo un trasferimento di risorse all’interno del segmento medio-alto della società.

Giorgia Meloni, le tasse e il pizzo di Stato

Nel Paese europeo con la più alta evasione fiscale pro-capite la presidente del Consiglio, rivolta ai piccoli commercianti, definisce le tasse “un pizzo”. E lo fa in un comizio elettorale a Catania, città dove il pizzo mafioso è storicamente assai noto. Da Berlusconi a Meloni. Come scriveva Pasolini, «lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale».