Palestina: quel che ci dice la ragione

Di fronte all’orrore bisogna usare la ragione. Se lo si fa, si comprende che la violenza si argina solo andando alle radici della questione palestinese e favorendo soluzioni realistiche e durature. Non va in questa direzione il sostegno incondizionato dell’Occidente a Israele: la parte su cui fare pressione, più di quella palestinese (che ha una sola carta in mano), è quella israeliana (che ha tutte le restanti carte del mazzo).

L’antifascismo spiegato ai giovani

Con “Antifascisti adesso… Perché non è ancora finita” il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, consegna ai giovani, insieme all’analisi impietosa dei motivi che ci hanno portato alla situazione attuale, un’idea di antifascismo in cui «connettere presente e futuro, sogno e realtà, utopia e realismo, teoria e prassi, avendo come costante punto di riferimento la vita delle persone in carne e ossa».

La cultura in trincea

La trincea, evocata in una traccia dell’esame di maturità, ha oggi significati opposti: camminamento scavato sul fronte di una guerra anacronistica e linea di resistenza contro la strumentalizzazione della cultura a fini di parte. È quest’ultima accezione che dobbiamo coltivare, memori che la lezione della storia impone di resistere durante i periodi bui nonostante l’arrivo dei nuovi “dominatori”.

Pratiche che aiutano a passare la nottata

Accogliere dei migranti nel porto di Livorno. Siamo felici: di una felicità, forse, strampalata. Ma vale la pena sentirsi umani fra gli umani. Può aiutare a passare la nottata. E hanno senso le pratiche più che i discorsi o le tessere. Locande, circoli, tende, invece che sezioni di partito. Non ci sarà un soggetto politico da votare domani, forse, ma quel tessuto di relazioni può costruire almeno una forma di resistenza nella polis.

La strategia della destra: anestetizzare l’antifascismo

Tre le mosse di Meloni per anestetizzare l’antifascismo: equiparare nazifascismo e comunismo, identificare l’antifascismo con alcune scellerate derive degli anni ‘70, derubricare il fascismo a un incidente di percorso nella storia della “nazione”. È una strategia spregiudicata che sarebbe destinata all’insuccesso se non avesse una sponda nella stampa mainstream e nella retorica dell’impegno nella guerra in Ucraina.

La Costituzione nata dalla Resistenza è antifascista

Per la seconda carica dello Stato «l’antifascismo non è nella Costituzione» con quel che ne segue sul ruolo e sul senso, per il nostro sistema, della Resistenza e del 25 aprile. Si tratta di un’affermazione totalmente priva di fondamento. Come ci ha insegnato Bobbio, tra la Costituzione e la Resistenza (culmine dell’antifascismo) esiste non solo una continuità storica ma anche una indissolubile connessione ideale.

Contro il fascismo, Torino reagisce

L’antifascismo non è un’opinione fra le altre. È il fondamento della Repubblica nata dalla Resistenza, ne esprime l’essenza, ne costituisce i pilastri portanti, attraversa tutta la Costituzione. E non è solo questo. È la costruzione di una società eguale, effettivamente libera, solidale, emancipata. Già una volta il fascismo ha tradito l’Italia: non permettiamo che accada ancora!

Quando la memoria diventa retorica

La memoria di quel che è stato, come ha denunciato Liliana Segre, sta svanendo. La ragione è semplice. Perché oggi accade che si ricordi la Shoah o si celebrino la resistenza e i valori costituzionali mentre si pratica l’opposto. Gli stessi princìpi ispiratori dell’antifascismo – l’aspirazione all’uguaglianza e alla giustizia sociale – sono tramontati nell’ideologia e nella pratica delle maggiori forze politiche.

Ucraina. L’estensione della guerra alla Crimea e il silenzio della comunità internazionale

Dopo otto mesi di guerra non ci sono avvisaglie di tregua. Anzi. Mentre la Russia riprende a bombardare Kiev e le sue infrastrutture elettriche, l’Ucraina colpisce in Crimea, attaccando la flotta russa a Sebastopoli e passando così, a sua volta, dalla resistenza contro l’invasione a una guerra di aggressione. Siamo proprio sicuri che, per fermare la guerra, non debba intervenire la comunità internazionale.