Geopolitica e lotta di classe

La guerra in Ucraina è la spia di contraddizioni profonde all’interno della borghesia capitalistica transnazionale. La stagione della globalizzazione volge al termine e lascia spazio ai nazionalismi e a uno scontro aperto tra diversi raggruppamenti di economie e di Paesi capitalistici. Ma quel che sembra emergere è anche, nei singoli Paesi, un conflitto, che può essere decisivo, di quella borghesia con altre classi sociali

Di guerre e di terremoti: tra geopolitica e geofisica

Le stesse potenze mondiali inerti sull’assurdo massacro in Ucraina si affrettano a soccorrere le popolazioni colpite dal sisma che ha distrutto Turchia e Siria. Insomma, con una mano si uccide, con l’altra si salva. E come le macerie, anche le vittime sono sempre le stesse. Sono le contraddizioni di un’umanità che ondeggia e si infrange senza logica tra un disastro geofisico e una crisi politico-economica.

O l’Europa o la Nato, o la pace o la guerra

La guerra in Ucraina sta provocando decine di migliaia di morti, la distruzione di un Paese e un disastro ambientale. Per comprenderne le ragioni, all’apparenza prive di ogni razionalità, occorre guardarla in un’ottica geopolitica e cogliere gli interessi sottostanti di lungo periodo. In questa prospettiva è facile constatare quanto siano divergenti gli interessi dell’Europa e quelli degli Stati Uniti e della Nato.

Armi all’Ucraina: due domande agli amici che hanno indossato l’elmetto

Se in Ucraina è in gioco la democrazia a livello planetario, perché la comunità internazionale si limita all’invio di armi e non interviene direttamente con uomini ed eserciti? E, ancora, se l’uso delle armi è una necessità di fronte all’aggressione e alla violazione di un popolo, perché non vi si fa ricorso anche in Kurdistan, in Palestina, in Yemen e in tutte le situazioni analoghe?

Tra ideologia di guerra e politiche di potenza

Con il passare delle settimane il quadro si fa più chiaro. La guerra in Ucraina non è (più) un conflitto locale per la sovranità su alcuni territori ma uno scontro tra le grandi potenze per ridisegnare le sfere di influenza, esteso anche a chi, come la Cina, in questo momento sembra stare alla finestra. Poco importa se l’Ucraina viene distrutta e la guerra prosegue all’infinito.

La guerra in Ucraina: un conflitto globale

La guerra in Ucraina segna l’inizio di una nuova era geopolitica. Le sue conseguenze già si sentono in tutto il mondo: nessun paese, per quanto lontano, è al sicuro dagli effetti del conflitto. Le operazioni di guerra avvengono in un territorio limitato ma con dimensioni planetarie. Lo dimostrano la posizione della Cina, il riarmo tedesco e il riavvicinamento tra Stati Uniti e Venezuela.