Elisabetta Grande insegna Sistemi giuridici comparati all’Università del Piemonte orientale. Da oltre un ventennio studia il sistema giuridico nordamericano e la sua diffusione in Europa. Ha pubblicato, da ultimo, Il terzo strike. La prigione in America (Sellerio, 2007) e Guai ai poveri. La faccia triste dell’America (Edizioni Gruppo Abele, 2017)

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Delitto di sciopero: tutto il mondo è paese

Alzare il costo dei biglietti e abbassare quello del lavoro è la logica delle aziende ferroviarie di là e di qua dell’oceano. E quando i lavoratori protestano i Governi reagiscono negando loro (o limitando) il diritto di sciopero. Lo ha fatto in Italia, il 13 luglio, il ministro Salvini; lo aveva fatto, a dicembre, Biden negli Stati Uniti. È la legge del profitto, che non vuole eccezioni: né a destra né a sinistra.

Stati Uniti: ancora una volta la crisi la pagano i poveri

L’accordo per salvare gli Stati Uniti dal default per lo sfondamento del tetto del debito è stato raggiunto. Il risultato però, per quanto celebrato da Biden come una grande vittoria per tutti, rappresenta ancora una volta una sconfitta per gli americani più deboli a tutto vantaggio di quelli più ricchi. I vincitori (scontati) di questo impasse sono innanzitutto i rappresentanti della potentissima lobby delle armi.

Usa: l’aumento dei salari preoccupa l’establishment

Negli Stati Uniti il numero dei posti di lavoro disponibili ha superato quello dei lavoratori alla ricerca di occupazione. Ciò ha determinato un calo della disoccupazione sotto il minimo storico, aumenti salariali significativi e una ripresa del conflitto sindacale. Ma la cosa, paradossalmente, preoccupa la Federal Reserve che risponde aumentando i tassi di interesse e cercando di “raffreddare” l’economia.

Nelle elezioni di midterm Trump non sfonda ma la democrazia deperisce

Comunque finisca nei tre Stati ancora in bilico, nel midterm non c’è stata la prevista vittoria travolgente dei repubblicani. Trump non ha sfondato. Ma a vincere sono stati il tatticismo, l’eccesso di polarizzazione e la manipolazione del voto (attraverso la costruzione dei collegi elettorali in base a criteri di convenienza) che hanno prevalso sul confronto di merito e ulteriormente indebolito la democrazia.

Trump e la fragilità della democrazia degli Stati Uniti

Donald Trump è il simbolo delle fragilità strutturali della democrazia degli Stati Uniti, in balia di un ex presidente che continua a trasgredire le regole del sistema democratico ma che è ancora capace di trainare il consenso di una consistente fetta dell’elettorato. Ciò rende assai delicata la gestione dei processi in corso a suo carico che, paradossalmente, gli stanno dando una grossa mano.

Stati Uniti. Dopo le sentenze su armi e aborto: c’era una volta la Corte Suprema

Le decisioni della Corte Suprema degli Stati Uniti sul porto d’armi e sull’aborto segnano un punto di non ritorno. La Corte ha scelto di abbandonare il piano tecnico e di scendere direttamente nell’agone politico, così ponendo una pietra tombale sulla sua credibilità come giudice delle leggi e decretando il declino del modello statunitense, associato a un ideale di civiltà giuridica avanzata.