Multinazionali in Toscana

In Toscana i guasti provocati dalle multinazionali (moderni “padroni del vapore”, lontani e inafferrabili) si toccano con mano. Le vicende di GKN e di Toscana Aeroporti insegnano e dimostrano in modo evidente che una resistenza efficace passa necessariamente dai territori e dalla restituzione di senso e ruolo alla politica (e alla sinistra).

La sinistra immaginaria

Cos’è la sinistra? Non è un semplice contenitore, come molti si ostinano a considerarla. È, al contrario, una cultura, una forma identitaria, un’etica, una passione civile. Occorre, dunque, ripartire da qui. E, per farlo, occorre collegare i diversi centri di cultura politica e avviare una capillare inchiesta sul campo con riferimento alla società, alle periferie, ai territori e alle stesse parole che li rappresentano.

Stare nei territori, ma anche ridefinire un progetto

Stare nei territori e costruire reti è fondamentale ma non basta. È necessario, insieme, definire un progetto alternativo di società, senza il quale i tanti movimenti settoriali non possono produrre cambiamento. Per gran parte del secolo scorso quel progetto è stato il socialismo. Poi è calato il silenzio. Oggi occorre recuperare progettualità e memoria.

«Territori in battaglia»

Nei quartieri delle metropoli come nei territori rurali e montani, si moltiplicano esperienze di lotta ed esperimenti di vita alternativa e comunitaria. Sono tasselli di un variegato mosaico internazionale. Una collana di piccoli libri (“Territori in battaglia”) prova a raccontarli partendo da due esperienze dei Paesi Baschi e del Salento.