Paolo Pileri è ordinario di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano. Il suo ultimo libro è “L’intelligenza del suolo” (Altreconomia, 2022).
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Sono passati 20 giorni e sulle alluvioni che hanno devastato mezza Italia è calato il silenzio. Al massimo si incolpa il cambiamento climatico (contro cui non si fa nulla). Quando la tempesta è passata, la politica – presidenti delle Regioni in primis – rimette gli abitini da protezione civile nell’armadio e tutto riprende come prima a cominciare dalla cementificazione che è la vera causa dei disastri.
C’è da non crederci. Una legge a dir poco folle della Regione Liguria, dove già il 23,2% dell’urbanizzato è in aree a elevata pericolosità idraulica, consente di continuare a edificare in tali aree. Non sono bastate, da ultimo, tre alluvioni e 41 morti per far capire che lì non bisogna aggiungere neppure un metro cubo ma semmai liberare dal cemento e ridare agio ai fiumi.