Ciao Gianni

Gianni Vattimo era un uomo e un intellettuale giusto. Si schierò con il movimento No Tav e subì, per questo, la macchina del fango. Che fronteggiò con pacatezza e ironia. Così lo ricorderanno le donne e gli uomini della Val Susa, con quel suo bel volto, la dritta figura e l’umanità che scaturiva dalla ragione e dal cuore e si faceva parola, ricerca coraggiosa, cammino in strade improvvisamente buie, dopo che la luna è tramontata.

Refuse d’entrée. Vietato l’ingresso in Francia ai No Tav

Anche sul versante francese cresce l’opposizione al Tav che organizza una grande manifestazione a Saint Jean de Maurienne. Le istituzioni francesi rispondono con un surplus di repressione, che coinvolge anche gli italiani diretti alla manifestazione, ai quali è impedito, di fatto o con un foglio di via, l’attraversamento della frontiera. La motivazione? Sono no Tav e, quindi, pericolosi per l’ordine pubblico e non solo…

Costruire comunità

Ex-GKN di Firenze, Notav della Valsusa e lavoratori della centrale a carbone di Civitavecchia hanno in comune la capacità di dire no in modo collettivo, di creare nei territori comunità di donne e uomini aperte al mondo, di promuovere cultura e passione dentro e intorno a loro, di progettare e sperimentare percorsi di conversione ecologica. Da lì occorre partire senza attendere improbabili messia dall’alto.

Fulvio che detestava i funerali

Fulvio non c’è più. Se ne è andato investito da un’auto davanti al presidio di Venaus, il luogo dove aveva scelto di vivere e di accogliere tutti i no Tav che transitavano da quelle parti. Il suo funerale è stato, come lui avrebbe voluto, un incontro privo di retorica, all’insegna di ricordi, di prese in giro, di risate. Perché, come ha detto qualcuno, abbiamo la fortuna, nonostante tutto, di vivere in una comunità bella e forte.

Diffamare i no Tav non è reato?

Per i pm di Milano affermare che i no Tav sono «quanto resta del terrorismo degli anni Settanta» e che «per un torinese no Tav significa terrorista metropolitano» è falso ma non costituisce reato. Incredibile ma vero e coerente con le scelte ultradecennali delle Procure che si sono occupate di Tav in Val Susa. Ora si aspetta la decisione del gip.

Val Susa: ancora a fuoco un presidio No Tav

Il 4 gennaio è andato a fuoco il presidio No Tav di San Didero. Dopo gli incendi di quelli di Borgone, di Bruzolo, di Vaie e dello spazio sociale VisRabbia di Avigliana. Tutti ovviamente ad opera di ignoti, e questa volta, di fronte a fari puntati, blindati, telecamere. Ma il movimento non si scoraggia: il presidio sarà presto risistemato e, intanto, si è ricominciato con una grande polentata.