Luigi Ferrajoli, professore emerito di Filosofia del diritto all’Università di Roma Tre, è stato allievo di Norberto Bobbio ed è tra i massimi filosofi del diritto viventi. Già magistrato, è stato, a fine anni Sessanta, tra i fondatori di Magistratura democratica. Tra le sue opere principali: "Manifesto per l’uguaglianza" (2018), "Principia Iuris. Teoria del diritto e della democrazia" (2007), "Diritto e ragione. Teoria del garantismo penale" (1989), tutti pubblicati da Laterza.

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Diritti umani, diritto disumano

C’è un filo rosso che collega le politiche contro gli immigrati di Matteo Salvini e la sentenza nei confronti di Mimmo Lucano: il crollo del senso morale provocato dall’istigazione all’intolleranza nei confronti dei deboli e dalla criminalizzazione di chi ne difende i diritti. È un veleno distruttivo, in grado di minare le basi sociali della nostra democrazia.

La storia dell’umanità e il diritto di migrare

Lo jus migrandi fu teorizzato fin dal Cinquecento come diritto naturale universale. Ad uso esclusivo degli occidentali, certo. Ma, da allora, esso è rimasto un principio fondamentale del diritto internazionale. Fino ad oggi quando ad emigrare, spinte dalla miseria, sono le popolazioni fino a ieri colonizzate. Così l’esercizio del diritto di emigrare è stato trasformato in delitto.