Pandemia: le fasi del nostro sconcerto

La pandemia non dà segni di flessione. A cambiare siamo stati noi, passando da un’accettazione incredula alla depressione e poi a una speranza che rapidamente ha lasciato spazio alla rabbia e a una negazione sorda. Neppure i vaccini, per di più mal gestiti, attenuano questi sentimenti. E, intanto, ospedali e medici sono al collasso.

Nella nottata, costruire comunità

Le manifestazioni contro il nuovo (parziale) lockdown si moltiplicano. Il tutto in un contesto di rabbia, egoismi, paure, frammentazione. La sofferenza sociale non si racconta più in una storia collettiva di possibile liberazione, di «sortirne insieme». Eppure non c’è alternativa: non si esce dalla nottata senza costruire comunità.