“Le guerre illegali della NATO”

Un recente libro dello storico e ricercatore svizzero Daniele Ganser (“Le guerre illegali della NATO”) apre una falla nella narrazione mainstream – che riguarda anche la guerra in Ucraina – secondo cui il regno dei cattivi è sempre l’altro da sé. Dove il “sé”, manco a dirlo, è l’insieme degli Stati che compongono, per convenzione, il cosiddetto Occidente, dall’Europa al Pacifico.

Aiutiamoli a morire a casa loro

Di fronte all’ennesimo naufragio, che ha provocato, sulla costa calabra a 200 metri dalla riva, oltre 60 morti evitabili, il Governo addossa la responsabilità agli stessi migranti e ribadisce che occorre “impedire le partenze” dei poveri del mondo. In altri termini, bisogna aiutare i più disperati a morire nei loro Paesi, per fame o per guerra, purché lontano dai nostri occhi: parola della presidente del Consiglio e del ministro Piantedosi.

Il diritto d’asilo. Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati

L’edizione del 2022 del Report della Fondazione Migrantes sul diritto d’asilo è, come sempre, una miniera di dati e informazioni. Talora sorprendenti. Una per tutti: L’Italia non è affatto – come molti dicono – un paese in primo piano in termini di accoglienza e asilo. A fine 2021, prima dell’inizio della guerra in Ucraina, Roma ospitava 145mila rifugiati, Parigi mezzo milione e Berlino oltre 1,2 milioni…

Il pianeta in crisi: tempesta perfetta o caos sistemico?

La guerra in Ucraina va ad aggiungersi ai tanti conflitti armati sparsi nel mondo, e i conflitti si aggiungono alla crisi alimentare e a quella climatica. Gli effetti di questi tre fattori, per di più, non sono additivi ma moltiplicativi. Così i paesi simultaneamente affetti da due o tre crisi fanno registrare livelli di denutrizione fino a 12 volte maggiori di quelli dei paesi affetti da uno solo.

Matteo Renzi e il Rinascimento saudita

Nel mezzo della crisi di governo, Renzi vola a Riad per una (lautamente retribuita) conferenza e, con l’occasione, intervista il principe Mohammad bin Salman congratulandosi per il “Rinascimento saudita” in atto, simile a quello fiorentino successivo alla peste. Dimenticando guerre, pena di morte, torture, omicidi di oppositori…

La grande ipocrisia: «Aiutiamoli a casa loro»

L’affermazione «aiutiamo i migranti a casa loro» è una pura, consapevole ipocrisia. Le migrazioni sono infatti, quasi sempre, deportazioni indotte da guerre favorite o sostenute dall’Occidente e dagli effetti di un colonialismo economico che sottrae ricchezze ai Paesi poveri e ne blocca ogni possibilità di sviluppo.