Il Parlamento, gli alpini, il fascismo

Il 5 aprile il Senato ha approvato, con 189 voti a favore, un astenuto e nessun contrario, la legge istitutiva della “Giornata della memoria e del sacrificio degli alpini”. Peccato che, a simbolo della giornata, sia stata elevata la battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943 in cui gli alpini vennero mandati dai nazifascisti a farsi macellare e a macellare in terra russa.

27 gennaio: la memoria tradita

Celebrare la memoria si riduce a un semplice rito se non se ne traggono lezioni per il presente. Dopo “la notte dei cristalli” del 9 novembre 1938 il pastore tedesco Dietrich Bonhoeffer scrisse: «Solo chi grida per gli ebrei può cantare il gregoriano». Oggi solo chi grida per i migranti può cantare nel giorno della memoria.