Eric Gobetti, storico, studia soprattutto il fascismo, la seconda guerra mondiale, la Resistenza e la storia della Jugoslavia nel Novecento. Ha pubblicato, da ultimo, “E allora le foibe?” (Laterza, 2021), per cui ha subito attacchi e minacce da settori della destra politica e non solo.
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Carlo Giovanardi, già ministro del secondo Governo Berlusconi, zittisce gli storici che vorrebbero «attenuare le responsabilità dei comunisti» nella vicenda delle foibe. Lo fa citando un documento definito “inedito”. Peccato che confonda i documenti e i fatti. A dimostrazione che la storia, invece di strumentalizzarla, bisognerebbe studiarla.
Screditare la Resistenza falsificando la storia è una pratica diffusa ma non innocente. Ne è un esempio la strumentalizzazione della vicenda di Norma Cossetto, studentessa istriana fucilata nel 1943 da partigiani jugoslavi in un’azione contro i fascisti: vittima della guerra e umanamente da rispettare, ma non “martire della nazione”, come si sostiene, facendo torto alle sue stesse idee.
Restituire alla verità anche le pagine più oscure del passato è dovere degli storici. È necessario ricordarlo di fronte agli attacchi a cui è sottoposto in questi giorni, nel silenzio delle istituzioni, Tomaso Montanari, per aver messo correttamente in discussione la narrazione tossica oggi dominante sulle foibe.