Energia rinnovabile: la grande presa in giro

Le Comunità dell’energia rinnovabile esistono sulla carta ma non decollano per l’inerzia e e le inadempienze di Governo, Parlamento e autorità amministrativa. Intanto, le grandi aziende a partecipazione pubblica continua a trivellare il mondo per recuperare combustibili fossili, ad acquistare metano qua e là e a sollecitare il ritorno al nucleare (con grandi investimenti pubblici e stupidaggini assolute sulle sue caratteristiche).

Clima. Ogni ulteriore ritardo significa morte

A dirlo non sono soltanto Greta e gli ambientalisti più rigorosi. Le parole sono del segretario generale delle Nazioni Unite: «La rinuncia degli Stati a una leadership climatica è criminale. Ogni ulteriore ritardo significa morte. Ovunque c’è gente ansiosa e arrabbiata. Lo sono anch’io. Ora è il momento di trasformare la rabbia in azione. Ogni frazione di grado conta, ogni voce può fare la differenza. E ogni secondo conta».

Gli Stati, le lobby e il fallimento della COP26

L’esito della conferenza di Glasgow sui cambiamenti climatici è stato a dir poco deludente. Non si è andati al di là di impegni generici e di rinvii. Tra le cause, oltre a interessi geopolitici, va segnalata una intensa attività delle lobby dei combustibili fossili, affiliate ad alcuni dei più grandi colossi del petrolio, massicciamente presenti nella conferenza.