La messa infinita

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Una solidarietà concreta

C’è in Olanda, all’Aia, una chiesa protestante in cui si celebrano ininterrottamente funzioni religiose dal 26 ottobre scorso. La ragione è semplice: evitare l’espulsione di una famiglia armena di due coniugi e tre figli.

La famiglia armena è arrivata in Olanda nove anni fa dopo che il padre aveva ricevuto minacce di morte a causa della sua attività politica e aveva chiesto asilo, ottenendolo. Ma il Governo ha presentato ricorso e, alla fine di un lungo iter amministrativo e giudiziario, ha ottenuto un decreto di espulsione.

A impedirne l’esecuzione è scattata la solidarietà della chiesa frequentata dalla famiglia e del Consiglio delle Chiese dei Paesi Bassi, con una iniziativa fondata su una legge locale che vieta alle forze dell’ordine di condurre operazioni durante i servizi religiosi. Così il parroco di Berthel ha accolto e ospitato la famiglia nella sua chiesa dove, da allora, letture, preghiere e sermoni proseguono senza sosta, giorno e notte. Al parroco si sono affiancati nel tempo, per garantire la continuità della celebrazione 450 preti, pastori e diaconi sostenuti da un numero crescente di volontari che presenziano alle funzioni.

Il braccio di ferro continua e finirà – secondo i promotori – solo quando il Governo accoglierà richiesta di annullamento della procedura di espulsione in base a una legge dei Paesi Bassi che lo consente, in casi eccezionali, per famiglie con figli che risiedono nel Paese da più di cinque anni.

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3 Comments on “La messa infinita”

  1. Seguo con interesse il vostro sito e sono iscritto alla vs newsletter, però di fronte a questo articolo sono sobbalzato dalla sedia, anche se non siete i primi a incorrere in questo errore, da protestante però mi permetto di dirvi che la funzione religiosa – termine che non mi piace ma che uso per farmi capire – nelle chiese protestanti non si chiama Messa bensì semplicemente Culto o Culto Evangelico, quindi vi consiglio di cambiare titolo. Comprendo che i protestanti in Italia siano una presenza molto piccola, però quando si parla di loro, sarebbe opportuno informarsi, quindi quando sento – da Gramellini a Diego Bianchi – o leggo Messa, prete protestante, parroco, altare… riferito alle nostre chiese mi sale una certa dose di nervoso. Continuerò a leggervi, però quando scrivete di minoranze che non conoscete informatevi! Grazie

    1. Grazie del rilievo, peraltro non totalmente esatto nel caso specifico. In esso, infatti, il carattere originale, secondo la concorde indicazione delle agenzie, è la compresenza di una pluralità di culti e di ministri (e infatti nel testo a cui la bacheca rinvia non si parla mai di “messe” ma, genericamente, di “funzioni” e di “servizi” religiosi). Il titolo, come inevitabile, indica una parte per il tutto: non essendo la parte richiamata quella prevalente, forse poteva essere più felice. Ma solo di questo si tratta…
      l.p.

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