Moreno Biagioni, impegnato dal secolo scorso nel movimento antirazzista, antifascista e pacifista fiorentino, fa parte della Rete Antirazzista, del Comitato "Fermiamo la guerra", della Rete Antifascista di San Jacopino-Puccini-Porta al Prato.
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La situazione odierna del Paese è drammatica. Ma ci sono anche esperienze, iniziative, gruppi, persone che mettono in campo parole e fatti in contrasto con il pensiero dominante (e che agiscono in direzione di quella Utopia scomparsa dalla politica “politicante”). Da lì occorre ripartire.
L’attuale involuzione della politica impone a quel che resta della sinistra (organizzazioni e movimenti) un dibattito franco volto a mettere in discussione il postulato che soltanto con la forza fisica, con un po’ di violenza, si ottengono risultati.
Reagire al razzismo dilagante è un imperativo per tutti. Ma non con manifestazioni di facciata, ammucchiate, rimozioni. È una questione di coerenza e di credibilità. L’estate antirazzista fiorentina vuole dirlo forte (e sarà solo un inizio…).
La necessità di un cambiamento radicale Indubbiamente chi esprime la necessità di un cambiamento radicale trova condivisione da parte nostra (di noi che continuiamo a ritenere essenziale la presenza della …