Elly Schlein, chi ha vinto? Riflessioni di un perdente

Con la Schlein – dicono – ha vinto la novità contro la conservazione. Ma chi ha perso? Ancora una volta quella che un tempo si chiamava la classe operaia (la sinistra di classe). Perché? Perché la lotta di classe l’hanno vinta gli altri, ma anche perché da sempre (dai tempi del PCI) gli operai sono stati considerati dei “gorilla”: da ammaestrare per la rivoluzione, ma sempre restando gorilla.

La manifattura europea alla prova del gas

Inutile ostentare ottimismo. Con la messa fuori uso del gasdotto North Stream, la Germania rischia grosso. E con essa i Paesi che ruotano intorno alla sua manifattura. A cominciare dall’Italia. Per Berlino, il rischio è un taglio della produzione industriale del 25%. Sarebbe la fine di un ciclo e la riduzione dell’Europa a periferia deindustrializzata del polo occidentale a guida statunitense.

Complotti o capitalismo della sorveglianza?

La povertà e l’aumento delle disuguaglianze non sono frutto di un complotto soggettivo. Sono l’effetto delle regole del capitalismo che ci ha trasformati da cittadini in consumatori e, poi, in sudditi. Siamo in pieno “capitalismo della sorveglianza” da cui si può cercare di uscire solo con l’esercizio della critica e della disobbedienza.

Il Covid 19 tra cura e potere

L’emergenza ci ha svelato che la politica, se volesse, potrebbe risolvere i maggiori problemi che affliggono il pianeta e i suoi abitanti. Di fronte alle macerie sociali ed economiche provocate dall’epidemia occorre ripensare all’ordine delle priorità e a un’economia differente, basata sulla cooperazione e non sulla competizione.

Non siamo più gli stessi

Le anticipazioni della cosiddetta fase 2 non promettono nulla di buono. La logica è ancora una volta quella della produzione che prevale su riproduzione, salute, relazioni di cura. Ma nel frattempo il virus ci ha cambiati. E si annunciano nuovi conflitti, esito di una nuova governance e di nuove consapevolezze