Enrico Peyretti, già docente di storia e filosofia nei licei, svolge attività come ricercatore per la pace nel Centro Studi Domenico Sereno Regis di Torino, sede dell'IPRI (Italian Peace Research Institute). È membro del comitato scientifico del Centro Interatenei Studi per la Pace delle Università piemontesi. È un riferimento all'interno del Movimento nonviolento e del Movimento Internazionale di Riconciliazione.
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Essere a sinistra non è, principalmente, una questione di collocazione sociale, di classe, di reddito, di cultura. È, piuttosto, la tensione morale e politica verso la realizzazione del «pieno sviluppo della persona umana». È un’idea sempre davanti al cammino umano. È essere insoddisfatti ma non rassegnati, fiduciosi e mai scettici.
Da un anno e mezzo Turi Vaccaro, pacifista siciliano, è in carcere a Palermo, condannato per alcuni gesti esemplari contro le installazioni statunitensi MUOS di Niscemi. Pur provato dalla detenzione Turi rifiuta di chiedere misure alternative e ha iniziato uno sciopero della fame. Una lettera rompe il silenzio sulla sua vicenda.
I confini sono variabili ed eterogenei e impongono, a seconda dei casi, obbedienza o rifiuto. Oggi la priorità è abbassare i confini escludenti, gettare ponti di conoscenza, di riconoscimento e di accoglienza solidale, tra le culture, tra le persone, perché il destino umano è sempre più comune, inseparabile.