la politica puntoacapo
Nel processo di Locri, il pm ha chiesto la condanna di Domenico Lucano a 7 anni e 11 mesi di reclusione, tra l’altro per associazione a delinquere. A sostegno non ha contestato comportamenti specifici ma il “modello Riace”, la sua impostazione, il suo senso. È la logica del processo politico.
Il giudice Sergio Moro, a cui si deve la condanna di Lula, non era imparziale. È quel che risulta dai suoi messaggi con il pm del processo, da cui emergono accordi, suggerimenti, pressioni. Ora la questione è davanti alla Corte Suprema, alla quale i difensori dell’ex presidente brasiliano hanno chiesto l’annullamento del giudizio.
Il procuratore di Catanzaro Gratteri non ha dubbi: le sue accuse sono fondate a prescindere e se non vengono confermate è perché i giudici sbagliano, o peggio… Si tratta di un’impostazione pericolosa che non rispetta i ruoli processuali e la presunzione di innocenza. Non è un buon segnale per la giustizia.
In Calabria un’altra ombra inquietante si profila all’orizzonte: Luigi De Magistris ha deciso di candidarsi alla guida della Regione. E la candidatura sembra incontrare simpatie in una sinistra dimentica che il suo compito non è cercare un leader incoronato da un discutibile esercizio del ruolo di magistrato ma lavorare dal basso in difesa dei diritti.
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