Ambiente. Quando essere benestanti aiuta

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Sono stato a visitare Green Pea, l’edificio eretto da Farinetti in Torino a fianco di Eataly, «il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto. 15.000 mq su 5 piani dove i prodotti, creati in armonia con la Terra, l’Aria, l’Acqua e le Persone, non sono un dovere ma diventano un piacere». Cinque piani dove si spazia dalle automobili elettriche all’abbigliamento, dalla cosmesi al cibo salutare, dalla piscina a sfioro alla spa con vista su Torino. Tutto rigorosamente all’insegna di un colore: ça va sans dire, il verde. Un luogo dove hai l’obbligo di sentirti coccolato, ad iniziare dall’accoglienza, visto che gli addetti, anche se solo lontani molti metri, ti rivolgono un “buongiorno” col sorriso. Ma, a parte alcune singolarità, tipo la Mapei indicata come industria green e il tandem della Ferrari, che non evoca comunque un marchio propriamente ecosostenibile, quello che colpisce, lasciatemelo dire, sono i prezzi. Non certo popolari. C’è il ristorante una stella Michelin, ma anche t-shirt a cento euro, e addirittura capi numerati.

Qualche tempo fa andammo a Ostana, comune del cuneese con splendida vista sul Monviso, il re di pietra, e rimanemmo piacevolmente colpiti soprattutto dalla borgata Sant’Antonio, dove il nucleo abitativo è stato pressoché interamente recuperato in pietra, e dove tutto è al suo posto, ordinato, pulito, dalla raccolta differenziata alla rete internet. «Il recupero “rispettoso” dei luoghi e del sapere costruire… Sicuramente la rinascita di Ostana è frutto di un percorso lungo e difficile, intrapreso dalla comunità locale, dai sindaci (a partire dalla fine degli anni Ottanta) e anche da alcune singole persone che hanno creduto e investito molta della loro vita ed energia» (https://www.monvisopiemonte.com/recupero-%CE%84rispettoso%CE%84-dei-luoghi-del-sapere-costruire-ostana-un-modello-esportare/). Sarebbe un bel luogo dove andare a vivere o a ritirarsi ogni tanto, lontano dal caos della città. I prezzi al metro quadro non sono però propriamente a buon mercato, più di duemila euro. Tre, quattro volte tanto il costo al metro quadro di Oncino, il comune di fronte a Ostana, sicuramente meno rispettoso dell’ambiente…

Mentre ci allontanavamo da Ostana, chissà come mi venne in mente San Francisco, dove invece non sono mai stato, ma mi è stata raccontata. San Francisco è una sorta di città ideale per chi ama un ambiente urbano a misura d’uomo. Frisco è la città più green degli USA; esemplare la sua tendenza a rifiuti zero, la mobilità sostenibile pubblica e privata, i negozi bio. Un appartamento in centro costa sugli 11.000 dollari al mq, fuori dal centro poco meno. Da Frisco in questi anni sono stati espulsi i poveri.

Sono solo alcune considerazioni in libertà, come leggete. Non dico ovviamente che certi prezzi, certi costi siano ingiustificati, mi limito a osservare che oggi per sentirti davvero a posto con la coscienza nei confronti del Pianeta, se vuoi sentirti in pace con Madre Terra essere benestante aiuta, ma se sei ricco è anche meglio.

Gli autori

Fabio Balocco

Fabio Balocco, nato a Savona, risiede in Val di Susa. Avvocato (in quiescenza), ma la sua passione è, da sempre, la difesa dell’ambiente, in particolare montano. Ha collaborato, tra l’altro, con “La Rivista della Montagna”, “Alp”, “Meridiani Montagne”, “Montagnard”. Ha scritto con altri autori: "Piste o peste"; "Disastro autostrada"; "Torino. Oltre le apparenze"; "Verde clandestino"; "Loro e noi. Storie di umani e altri animali"; "Il mare privato". Come unico autore: "Regole minime per sopravvivere"; “Poveri. Voci dell’indigenza. L’esempio di Torino”; "Lontano da Farinetti. Storie di Langhe e dintorni"; "Per gioco. Voci e numeri del gioco d'azzardo". Collabora dal 2011, in qualità di blogger in campo ambientale e sociale, con Il Fatto Quotidiano.

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