No all’autonomia che divide

L’iter dell’autonomia regionale differenziata prosegue in un silenzio assordante. Quel progetto realizza una sorta di secessione delle regioni ricche. A fronte di ciò occorre organizzare un’opposizione e una lotta politica e sociale in difesa dell’universalità dei diritti e della solidarietà nazionale.

Prima gli italiani. Ricchi

Il Governo sovranista, che straparla di sovranità nazionale un giorno sì e l’altro pure, sigla un’intesa con le regioni più ricche dell’Italia del nord che fa letteralmente a brandelli la struttura dello Stato nazionale. La cosiddetta “autonomia differenziata” degrada i diritti di tutti a performances disponibili a chi ha di più, mentre chi ha di meno si arrangi.