Dando i numeri sui salari

Le rilevazioni statistiche non lasciano dubbi: i lavoratori italiani hanno i salari più bassi d’Europa. La paga oraria lorda più bassa è di 5,64 euro/ora, quella media di 7,79 euro/ora. La contrattazione è un rimedio? I fatti dicono di no; e, per di più, sono moltissimi i contratti nazionali non rinnovati da anni. Eppure c’è chi non vuole il salario minimo e chi considera eccessiva la sua fissazione in 9 euro/ora

Delitto di sciopero: tutto il mondo è paese

Alzare il costo dei biglietti e abbassare quello del lavoro è la logica delle aziende ferroviarie di là e di qua dell’oceano. E quando i lavoratori protestano i Governi reagiscono negando loro (o limitando) il diritto di sciopero. Lo ha fatto in Italia, il 13 luglio, il ministro Salvini; lo aveva fatto, a dicembre, Biden negli Stati Uniti. È la legge del profitto, che non vuole eccezioni: né a destra né a sinistra.

L’Italia ripudia il conflitto

Le proteste che incendiano Francia e Israele sono, nel nostro Paese, inesistenti e addirittura inimmaginabili, pur in presenza di una situazione sociale e politica per molti versi analoga. Sarà la sfiducia nella politica o lo sfarinamento della società civile o la reciproca frattura tra istituzione e protesta sociale. Ma certo viene spontaneo dire che l’Italia, affascinata dalla guerra, ripudia il conflitto interno.

La questione italiana

L’egemonia del neoliberismo è in frantumi ma sopravvive e ci trascina nella sua rovina perché non riusciamo a offrire alle masse, che chiedono di essere protette e rappresentate, altro che un’impotente frantumazione. E ciò perché nella nostra storia prevalgono, pur a fianco dell’intraprendenza dei ceti popolari, individualismo, indisciplina civile, assenza di classi dirigenti dotate di visione unitaria.

Gli infortuni sul lavoro in Italia e in Europa

Nel 2020 nell’Ue ci sono stati 1.446 infortuni ogni 100mila lavoratori, di cui 2,1 con esito fatale. In Portogallo, Francia e Spagna gli infortuni sono stati più di 2mila ogni 100mila lavoratori. In Italia l’incidenza maggiore di denunce per infortunio la registra la provincia autonoma di Bolzano. Il numero più elevato di denunce per incidenti mortali lo detiene il Molise (17 ogni 100mila lavoratori).

Come ci dimentichiamo dei curdi

Un tempo i curdi che a Kobane resistevano al Califfato erano i nostri eroi. Oggi ce li siamo dimenticati. Peggio. Svezia e Finlandia stanno consegnando al Governo di Ankara resistenti curdi fino a ieri considerati rifugiati e le armi italiane ed europee sono in prima fila nel colpire i territori e le città del Rojava. È in questo clima che è maturata la strage dei curdi al centro culturale di Parigi, che non può essere considerata solo il gesto xenofobo isolato di un estremista privo di collegamenti.

Il diritto d’asilo. Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati

L’edizione del 2022 del Report della Fondazione Migrantes sul diritto d’asilo è, come sempre, una miniera di dati e informazioni. Talora sorprendenti. Una per tutti: L’Italia non è affatto – come molti dicono – un paese in primo piano in termini di accoglienza e asilo. A fine 2021, prima dell’inizio della guerra in Ucraina, Roma ospitava 145mila rifugiati, Parigi mezzo milione e Berlino oltre 1,2 milioni…

Italia, colonia Usa “a sua insaputa”

L’interesse dell’Italia e degli italiani è che la guerra in Ucraina finisca al più presto. Perché, dunque, vi partecipiamo? Non per motivi ideali se, parallelamente, stringiamo accordi con un dittatore sanguinario come Erdogan. Forse solo perché siamo sostanzialmente un satellite, o una colonia, degli USA che alla prosecuzione della guerra hanno un interesse geopolitico.