La riforma costituzionale della destra: eliminare il pluralismo

Il Governo vuole l’elezione diretta del premier, beneficiato, qualunque sia il numero di voti riportato, del 55% dei parlamentari (una dote non prevista in alcuna democrazia al mondo) e sostituibile, nella legislatura, solo una volta e con un parlamentare eletto nella sua stessa lista. Si tratta di un mix bizzarro di istituti diversi che ha il solo scopo di eliminare il pluralismo, sostituendolo con una sorta di autocrazia elettiva.