Iside Gjergji è sociologa e giurista. Già Lecturer presso la Stanford University, è Senior Researcher al Centro de Estudos Sociais dell'Universidade de Coimbra. Ha tradotto saggi di A. Sayad e J.-P. Sartre. Di recente ha pubblicato: Sociologia della tortura. Immagine e pratica del supplizio postmoderno (Ca' Foscari DigitalPublishing, 2019), "Uccidete Sartre!". Anticolonialismo e antirazzismo di un revenant (Ombre corte, 2018), Sulla governance delle migrazioni. Sociologia dell'underworld del comando globale (Franco Angeli, 2016), Circolari amministrative e immigrazione (Franco Angeli, 2013). Per Il Fatto Quotidiano scrive sul blog: http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/igjergji.

Contenuti:

«Li abbattiamo come vitelli», ovvero la costruzione dell’immaginario delle torture

«Li abbattiamo come vitelli» è una delle frasi utilizzate in chat tra alcuni agenti penitenziari prima del sistematico pestaggio dei detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: una tortura a tutti gli effetti. Ma la tortura non nasce mai dal nulla. Qui affonda le radici nella costruzione dell’immagine del detenuto come “vuoto a perdere”.

Regno Unito. Diritto allo studio e prostituzione

Per aiutare gli studenti in difficoltà economiche le istituzioni scolastiche ricorrono, in genere, a borse di studio, cancellazione delle tasse, assegnazione di alloggi o altri servizi. Più singolare la scelta dell’Università di Leicester: incoraggiare e tutelare gli studenti che si guadagnano da vivere con il “lavoro sessuale”, ovvero prostituendosi.

Università: video-lezioni col morto

La didattica a distanza in ambito universitario non è una semplice misura emergenziale per il tempo della pandemia ma un fenomeno duraturo che vede impegnati in modo massiccio i colossi dell’industria Hi-Tech. Ciò ha effetti devastanti per gli studenti ma modifica radicalmente anche il lavoro dei docenti.