Le notizie più importanti della settimana dall’America Latina
22 luglio 2018
Berta Cáceres vince la sua battaglia due anni dopo essere stata uccisa; il FMI rivela le condizioni del salvataggio in Argentina; gli zapatisti rifiutano il dialogo con López Obrador; il Primo Ministro di Haiti si dimette; la violenza continua in Nicaragua…
Messico
- Il presidente eletto, Manuel López Obrador (AMLO), apre il dibattito sulla depenalizzazione della droga con l’obiettivo, secondo le parole della segretaria agli Interni Olga Sánchez Cordero, di “pacificare questo Paese”. AMLO ha anche annunciato il lancio di un piano in 50 punti per stabilire misure di austerità e combattere la corruzione.
- L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) respinge la proposta di dialogo di Lopez Obrador, una proposta trasmessa per lettera tramite il prete Alejandro Solalinde. L’EZLN sostiene che in precedenti occasioni sono stati ingannati, sottolinea che questa richiesta, se vera, sarebbe stata fatta pubblicamente e ribadisce la volontà di continuare la lotta «perché la libertà non si riceve né come elemosina, né come favore umano o divino; si conquista combattendo».
- In linea con la posizione dell’attuale governo, un giudice federale pone il veto alla creazione della Commissione per la verità e giustizia per indagare sulla scomparsa di oltre 30.000 persone in Messico, tra loro i 43 studenti di Ayotzinapa nel 2014.
- Il diabete e la scarsità d’acqua continuano ad aumentare in modo preoccupante a San Cristóbal de las Casas (Chiapas), mentre allo stesso tempo la fabbrica di bibite zuccherate di proprietà della Coca Cola consuma la maggior parte dell’acqua fresca disponibile nel posto. Un rapporto del New York Times rivela il circolo vizioso: di fronte alla scarsità d’acqua, che viene utilizzata per produrre bevande analcoliche, la popolazione sceglie di consumare bevande zuccherate, meno costose e più accessibili dell’acqua potabile, generando così nuovi e seri problemi di salute.
Cuba
- L’Avana ha ospitato questa settimana il 24° incontro del Forum di San Paolo che ha visto la partecipazione di 439 delegati di governi, partiti e organizzazioni della sinistra latino-americana. All’incontro hanno anche preso parte diversi presidenti, tra questi Nicolás Maduro (Venezuela) ed Evo Morales (Bolivia), così come l’ex presidente brasiliana Dilma Rousseff, che ha focalizzato l’intervento in difesa dell’ex presidente Lula. I partecipanti hanno criticato l’attacco imperiale che, a loro parere, ha come attuali obiettivi il Venezuela, il Nicaragua e il Brasile.
- La commissione che sta elaborando la nuova Costituzione cubana stabilirà un massimo di due legislature (10 anni in totale) per i mandati del presidente e vicepresidente della Repubblica cubana.
Haiti
- Il primo ministro, Jack Guy Lafontant, ha presentato le sue dimissioni davanti al presidente, Jovenel Moïse, in conseguenza delle manifestazioni e delle violenze sorte dopo aver annunciato un forte aumento del prezzo dei carburanti. Questa misura era stata imposta dal FMI, Fondo Monetario Internazionale, per continuare a fornire assistenza finanziaria ad Haiti.
- Il presidente ha annunciato la creazione di un “governo inclusivo” dopo le dimissioni del primo ministro.
Honduras
- Vittoria della lotta di Berta Cáceres e degli attivisti ambientalisti e indigeni in Honduras: la Banca olandese di sviluppo e il Fondo finlandese per la cooperazione industriale annunciano la rinuncia al progetto idroelettrico di Agua Zarca, della società DESA, che ha messo a rischio la sopravvivenza del popolo Lenca e ha causato un forte impatto sull’ambiente naturale. Questo progetto è stato l’epicentro di un’ampia lotta sociale, che ha provocato per diversi anni un gran numero di minacce e omicidi, tra cui quello di Berta Cáceres, attivista e leader del Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras (Copinh), nel marzo 2016.
- Il ritiro delle istituzioni olandesi e finlandesi arriva solo due mesi dopo il tour in Europa di diversi attivisti honduregni, tra cui Laura Zúñiga Cáceres, figlia di Berta Cáceres (intervistata da La Marea a maggio), per chiedere l’individuazione delle responsabilità per la situazione di violenza che ha generato la costruzione della diga.
Nicaragua
- Triste Anniversario in Nicaragua. Questa settimana il Paese ha commemorato il 39° anniversario della rivoluzione sandinista, guidata dall’attuale presidente, Daniel Ortega, che rovesciò il dittatore Anastasio Somoza. Sono ormai tre mesi dall’inizio delle proteste contro il governo di Ortega, che fin dall’inizio ha risposto duramente contro i manifestanti. Almeno 351 persone sono morte dall’inizio delle proteste, secondo l’Associazione Nicaragüense per i Diritti Umani (ANDPH).
- Il governo del Nicaragua, con il supporto dei gruppi paramilitari, ha ripreso il controllo della città di Masaya, in cui gruppi di oppositori a Ortega avevano eretto barricate e preso il controllo della località, riconvertita in simbolo dell’opposizione al governo. Ha anche sgomberato con la forza l’Università Nazionale Autonoma del Nicaragua (UNAM), in cui erano rimasti trincerati numerosi studenti contrari al governo. Intanto, continuano le manifestazioni contro il governo.
- L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha nuovamente criticato gli attacchi ai civili da parte delle forze di sicurezza statali e dei gruppi paramilitari che operano “con l’appoggio dichiarato” del presidente.
- 13 Paesi dell’America Latina chiedono la cessazione delle ostilità contro la popolazione civile in Nicaragua ed esprimono la loro preoccupazione per la deriva autoritaria del governo di Ortega. L’ex presidente dell’Uruguay Pepe Mujica ha dichiarato che il Nicaragua è ormai un regime di “Autocrazia” e ha indirizzato un messaggio al presidente: «Ci sono momenti in cui devi dire “me ne vado”».
- La delicata situazione che sta attraversando il Nicaragua sta generando un intenso dibattito e inizia a suscitare l’attenzione dei media internazionali. Questa selezione di articoli offre diversi punti di vista su ciò che accade nel Paese:
- Articoli di Javier Bauluz sul Nicaragua (Univisión)
- “Il mistero delle rivoluzioni”, di Martín Caparrós (The New York Times)
- Intervista alla scrittrice e ex guerrigliera sandinista Gioconda Belli in La Marea
- “Lettera a Ernesto Cardenal, Gioconda Belli e altri poeti”, di Itzamná Ollantay (TeleSur)
- “La lezione del Nicaragua”, di Manuel Cabieses Donoso, direttore di Punto Final
- “Le vene aperte del Nicaragua”, del sociologo brasiliano Boaventura de Sousa Santos
- “Due visioni contrastanti sulla crisi in Nicaragua”, di Carlos Fonseca Terán, militante sandinista (Correo de Nicaragua).
Colombia
- In concomitanza con il Giorno dell’Indipendenza della Colombia (20 luglio), inizia la nuova legislatura, con una particolarità storica: per la prima volta diversi posti del Parlamento e del Senato saranno occupati da ex membri della guerriglia delle FARC.
- Iván Márquez, ex guerrigliero e leader del partito FARC, annuncia che non assumerà la carica di Senatore non vedendo “da nessuna parte” gesti e volontà per la concreta applicazione degli accordi.
- La Colombia costruirà tre monumenti con le armi consegnate dagli ex guerriglieri delle FARC, di cui uno andrà negli Stati Uniti (presumibilmente a New York), un altro a Cuba e un altro rimarrà in Colombia. Lo scopo di questi monumenti sarà la riparazione simbolica delle vittime.
- Il numero di leader sociali uccisi in Colombia quest’anno ammonta a 90, secondo l’ONG “Siamo Difensori”. L’Ufficio del Procuratore riconosce che negli ultimi due anni sono stati assassinati 181 leader sociali e 67 ex guerriglieri delle FARC.
- La squadra dei rappresentanti del presidente, Juan Manuel Santos, sarà presente a l’Avana fino all’ultimo round dei negoziati con gli inviati della guerriglia dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN).
- Diversi analisti e fonti dell’ELN credono che con l’arrivo del presidente Iván Duque questi negoziati verranno sospesi.
Venezuela
- Il governo venezuelano apre 3000 punti di distribuzione alimentare per affrontare la carenza di cibo. Le autorità parlano di “guerra economica” e incolpano l’opposizione e i governi stranieri.
- Il gruppo di Lima, composto principalmente da Paesi dell’America Latina con governi conservatori, è preoccupato per il crescente dispiegamento militare al confine tra Venezuela e Colombia, e annuncia «misure a livello politico, economico e finanziario per contribuire al ripristino dell’ordine democratico» in Venezuela.
- Il ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borrell, annuncia una nuova fase di relazioni con Venezuela e Cuba basata sul “dialogo”.
Brasile
- La giustizia brasiliana assolve l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva per il reato di ostruzione alla giustizia. Ora l’ex mandatario deve affrontare accuse per presunto riciclaggio di denaro sporco, motivo per cui è stato imprigionato (questa settimana ha scontato 100 giorni di carcere). Inoltre, la Corte elettorale superiore ha rifiutato di negare il diritto di candidarsi, mentre Lula rimane il favorito nei sondaggi elettorali in vista delle elezioni presidenziali di ottobre. Questa notizia è stata accompagnata da diverse manifestazioni a sostegno di Lula nelle principali città del Brasile.
- La polizia brasiliana apre una nuova indagine per presunti pagamenti illegali da parte di alti funzionari dell’Esercito al presidente non eletto, Michel Temer, nel decennio degli anni ’90.
- La polizia federale apre una nuova inchiesta contro Carlos Marun, segretario del governo e mano destra di Temer, per presunti legami con una rete di corruzione e di tangenti che coinvolge il Ministero del lavoro e diversi sindacati.
- Cinque mesi dopo che il governo brasiliano ha attribuito all’esercito i poteri per la sicurezza a Rio de Janeiro, il numero di omicidi ha registrato un aumento dell’80%, secondo la relazione dell’Università Cándido Mendes. In totale, negli ultimi dieci anni, sono state uccise a Rio de Janeiro 46.750 persone.
Ecuador
- Si conclude la fase investigativa sul caso del presunto rapimento dell’ex deputato Fernando Balda nel 2012. L’ufficio del procuratore ecuadoriano si pronuncerà lunedì sulla imputazione dell’ex presidente Rafael Correa, accusato per il presunto coinvolgimento nel rapimento. Correa ha detto questa settimana in un’intervista di essere «responsabile per la corruzione sul piano politico, ma non sul piano giudiziario».
- Il presidente, Lenin Moreno, non visiterà Julian Assange durante la sua visita a Londra. Assange, fondatore di Wikileaks, rimane un rifugiato nell’ambasciata ecuadoriana nella capitale britannica dal 2012. Moreno farà visita anche in Spagna. Secondo alcuni analisti e media, la visita in Europa viene interpretata come uno sforzo per impedire che il suo predecessore ed ex compagno di partito, Rafael Correa, residente in Belgio, possa ottenere asilo politico in Europa.
Perú
- Il responsabile dell’ufficio elettorale peruviano è stato destituito a seguito dello scandalo che scuote la sezione giudiziaria, l’organismo incaricato di nominare i 4000 giudici e pubblici ministeri che esercitano nel Paese. Inoltre, questa settimana la magistratura ha dichiarato 90 giorni di stato d’emergenza a causa di questo scandalo di corruzione. In totale, dei sette membri che compongono il Consiglio Nazionale della Magistratura, cinque si sono dimessi, uno è stato sospeso e solo uno ha conservato il posto di magistrato.
- Salvador Heresi, il ministro della Giustizia e dei diritti umani, si dimette dopo la pubblicazione di alcune registrazioni audio in cui presumibilmente parla con César Hinostroza, il giudice che in altri audio appare negoziando incarichi giudiziari (traffico di influenze) che, in teoria, dovrebbero essere stabiliti con criteri di indipendenza e professionalità. In altre registrazioni audio appaiono César Hinostroza e altri alti magistrati che presumibilmente stanno trattando le condanne in cambio di tangenti. Dopo aver sentito la notizia, migliaia di persone hanno partecipato alle proteste contro la corruzione
- Jaime Guardia, uno straordinario promotore della musica tradizionale peruviana, è morto a 85 anni.
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Paraguay
- È morto Aldo Zuccolillo, lo “zar” della stampa paraguaiana e fondatore della compagnia di media ABC Color, proprietario della più grande testata giornalistica del Paraguay.
- Martín Almada, membro della Associazione americana dei Giuristi, chiede al governo spagnolo l’apertura e la consegna di copia dell’archivio sui “Paesi vittime del Piano Condor (1970- 1980)”, organizzato dagli Stati Uniti per imporre nella regione dittatori favorevoli a Washington.
Argentina
- Mauricio Macri, che non è apparso sui media per più di due mesi, sottolinea che la crisi economica in Argentina è il prodotto di una semplice “tempesta” temporanea.
- Dopo aver approvato il salvataggio di 50.000 milioni di dollari, il FMI chiede all’Argentina di sospendere le opere pubbliche, imporre salari più bassi, ridurre il numero dei funzionari pubblici e vendere proprietà dello Stato (vedi l’elenco completo delle richieste). L’amministratore delegato del FMI, Christine Lagarde, è giunta venerdì in Argentina per incontrare il governo per la seconda volta.
- La polizia argentina ha arrestato a Mar de Plata Sergio Francisco Jara Arancibia, colonnello durante la dittatura di Pinochet, fuggito da circa un anno, dopo essere stato accusato di vari omicidi compiuti nel 1973 (anno in cui Pinochet ha fatto il colpo di Stato che ha rovesciato il presidente Salvador Allende). L’Argentina estraderà l’ex colonnello in Cile.
Cile
- La gendarmeria cilena impedisce l’accesso dei medici per valutare la salute del machi (autorità religiosa Mapuche) Celestino Córdova, che questo venerdì celebra i 51 giorni di sciopero della fame nella prigione di Temuco. Córdova è stato condannato a 18 anni di carcere insieme ad altri tre Mapuche per l’omicidio di due contadini di origine straniera nel 2013; i quattro imputati negano di esserne i responsabili.
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- Óscar Muñoz Toledo, ex rappresentante internazionale dell’Arcivescovado di Santiago, è stato arrestato per presunti reati di abuso sessuale e stupro nei confronti di minori di età. Dopo l’arresto, la polizia cilena ha anche perquisito la sede dell’Arcidiocesi e del Tribunale Ecclesiastico a Santiago del Cile.
Altre informazioni
- Vertice dell’Unione europea e della Comunità degli Stati dell’America latina e dei Caraibi (CELAC) a Bruxelles, che ha riunito i ministri degli esteri di entrambi i blocchi, per parlare di commercio e investimenti. Entrambi i blocchi hanno optato per il multilateralismo, contro il protezionismo promosso dal governo degli Stati Uniti.
- Nell’ambito di questo vertice, si è tenuto a Bruxelles un incontro tra rappresentanti del Mercosur e dell’Unione europea per negoziare un accordo di libero scambio, una questione su cui entrambi i blocchi sono impegnati da quasi due decenni. In questa occasione, il Mercosur ha notato la “volontà politica”, secondo le fonti citate dall’EFE. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre verrà reso noto se vi è possibilità di accordo o progressi significativi in questo senso.
- La Giustizia degli Stati Uniti proibisce al governo di deportare le famiglie di migranti che si sono potute incontrare con i loro parenti dopo essere state separate. Il giudice che ha fermato queste espulsioni sostiene il diritto di tali famiglie a richiedere asilo.
- L’Osservatorio del debito nella globalizzazione (ODG) pubblica un rapporto nel quale viene analizzata la distribuzione del business di nuove infrastrutture attraverso accordi pubblico-privati.
Tratto da lamarea.com
Traduzione di Fulvio Perini