Francesco Montorio, nato a Napoli nel 1961, è laureato in Giurisprudenza, vive in Brianza e lavora in un importante Gruppo Aziendale. Si è occupato prevalentemente di formazione e ha tenuto docenze seminariali presso l’Università Insubria di Varese. È attivo nel Comitato per la democrazia costituzionale di Milano e aderisce all’associazione “Comma2-Lavoro è Dignità”. Scrive su Area Pro Labour-Fatto Quotidiano e Vorrei (rivista on line non profit).

Contenuti:

L’autorevolezza perduta del Parlamento (a margine del bis di Mattarella)

La rielezione di Mattarella, dopo quella di Napolitano, induce ad alcune riflessioni. Certo un doppio mandato presidenziale (potenzialmente di complessivi 14 anni) non è tranquillizzante, ma il vero problema è la perdita di centralità di chi elegge il presidente, cioè del Parlamento. A ripristinare quella centralità perduta dovrebbero essere dedicate le prossime riforme.

Contro l’idea di “un uomo solo al comando”

Cresce nel Paese la voglia di “un uomo solo al comando”: anche con la progressiva personalizzazione della politica e con modifiche di fatto delle modalità di governo. È una prospettiva antitetica al sistema costituzionale che, anche per il Governo, ha scelto un assetto collegiale in cui lo stesso presidente del Consiglio è solo un “primus inter pares”.

Ridurre i parlamentari? No grazie

La riforma costituzionale del M5S sulla riduzione dei parlamentari sta per essere approvata, anche con il sostegno del PD. È una riforma demagogica e priva di serie motivazioni che renderà ancora più deboli la rappresentanza e il rapporto tra elettori ed eletti. Un ripensamento sarebbe dunque quanto mai opportuno.