Salvatore Coluccia è professore emerito di Chimica fisica presso l’Università di Torino, della quale è stato vicerettore.
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Ritardi e disparità nelle vaccinazioni sono sotto gli occhi tutti. Ciò produce all’evidenza morti “in eccesso”. Ma poco importa a chi governa. Si sa, “in guerra” la gente muore, e la valutazione delle conseguenze delle decisioni prese è inopportuna. Meglio accantonare, ne parleranno gli storici. Con buona pace delle vittime!
Ora, mentre si apre la fase 2 dopo il covid-19, è tempo di programmi che vadano oltre l’emergenza. Ma quali le sedi per discutere le molte ipotesi possibili al riguardo? Non c’è soluzione diversa dalla ricostruzione di partiti capaci di essere luoghi di confronto ed elaborazione. È difficile, ma non c’è alternativa.
Cosa ci aspetta dopo l’epidemia? Aumenteranno i disoccupati, i poveri, le differenze e, insieme, saranno messe in campo ingenti risorse finanziarie. Bisogna produrre, tra le due situazioni, un corto circuito virtuoso investendo in scuola, formazione, università e ricerca, salute, ambiente e territorio, infrastrutture materiali e digitali.