
Elezioni e dintorni: uno scenario post-apocalittico
Lo scenario è post-apocalittico. Abitato, ma dai morti. Che raccontano di essere vivi, brindando a una minima variazione elettorale. I vivi sono nascosti, attendono. Che nel deserto spunti un segno, un fiore, una goccia d’acqua, un po’ di vento. Per uscire dai loro rifugi e respirare il profumo di quella grande utopia che è stata la democrazia liberale. Un posto che sapeva di vita, non di morte.