“Il tempo rimasto”: un film sulla densità della vita. Intervista a Daniele Gaglianone

«Quando scompariranno coloro che oggi hanno più di 85 anni andrà via la generazione testimone delle grandi trasformazioni, che è passata dalla vita come era secoli fa a questo presente. Chi è nato negli anni Venti o Trenta ha visto cambiare il mondo almeno due o tre volte e sta continuando. Ma queste persone nonostante la durezza delle loro vite danno l’idea di essere vissute dentro comunità».

I diritti di chi è privato della libertà

Il Garante nazionale delle persone private della libertà personali (non solo i detenuti ma anche le diverse altre categorie che subiscono questa privazione) è esplicito. Il tempo di collocazione in strutture privative della libertà non può essere solo tempo sottratto alla vita ma deve favorire l’evoluzione personale e il ripristino dei diritti.

Ragioni di preoccupazione

Il virus sta facendo arretrare anche prospettive ormai acquisite almeno da una parte della società: la riduzione dei rifiuti, l’incentivazione del trasporto pubblico, una scuola fondata sulla socialità, la prudenza nella introduzione di nuove tecnologie, la non discriminazione per ragioni di età… Corriamo ai ripari prima che sia tardi!