Tav in Valsusa: la Felicità fa rumore

Il Festival ad Alta Felicità ha compiuto otto anni. E ha fatto più rumore che mai. Decine di migliaia di persone sono arrivate a Venaus per stare insieme, per seguire concerti, per assistere e partecipare a dibattiti e, soprattutto, per dire che questo mega tunnel inutile e dannoso va fermato. L’establishment ha cercato in molti modi di fermarlo ma è riuscito solo a rendere il popolo no Tav più numeroso e determinato.

Ago e filo contro il TAV e la repressione

“No Tav – No smarino” sta scritto su due maxibandiere cucite da centinaia di donne a Caprie, in Val Susa, in una grande sartoria all’aperto. Mentre i fascisti assaltano impunemente sedi sindacali, la repressione continua ad abbattersi sui No Tav (da Eddi a Dana, da Nicoletta a Fabiola). Ma la Val Susa reagisce con una fantasia contagiosa che coinvolge chi ha a cuore la democrazia.

Valle di Susa. «Noi siamo i figli della Monce»

Il grande portone della storiche Officine Moncensio di Condove in Valsusa si è aperto la sera di venerdì 3 luglio per la proiezione al pubblico del docufilm “Noi siamo i figli della Monce” di Luigi Cantore (la prima di molte che si stanno susseguendo). È stata una grande emozione perché i ricordi tramandati o diretti fanno la storia locale.

Il carcere, Nicoletta e gli altri

Da ieri, dopo tre lunghi mesi, Nicoletta è uscita dal carcere. È in detenzione domiciliare e con molti vincoli ma è a casa. C’è voluta l’epidemia per raggiungere questo risultato! Ora sono necessari – lo chiede per prima Nicoletta – provvedimenti per assicurare la scarcerazione di un più ampio numero di detenuti. Subito!

GIUSTIZIA PER NICOLETTA

Nicoletta Dosio è stata arrestata e portata in carcere. 73 anni, da sempre No TAV, condannata per una manifestazione di protesta del 2012, Nicoletta ha rifiutato di chiedere misure alternative al carcere. Lo ha fatto per denunciare la persecuzione politica e giudiziaria in corso da anni nei confronti dell’opposizione alla costruzione della Nuova Linea ferroviaria Torino-Lione.

«Territori in battaglia»

Nei quartieri delle metropoli come nei territori rurali e montani, si moltiplicano esperienze di lotta ed esperimenti di vita alternativa e comunitaria. Sono tasselli di un variegato mosaico internazionale. Una collana di piccoli libri (“Territori in battaglia”) prova a raccontarli partendo da due esperienze dei Paesi Baschi e del Salento.