Pacifismo e movimenti per la pace al tempo della guerra fredda

Dopo la seconda guerra mondiale la cultura pacifista riprende vigore e se ne ha un’eco nelle costituzioni e nei trattati internazionali. Nei decenni successivi, poi, le speranze si alternano con le delusioni e sono queste ultime a prevalere (dalla guerra fredda fino alle operazioni di polizia internazionale e alle guerre umanitarie). Ma i movimenti per la pace, per i disarmo e contro il nucleare restano vivi e presenti

«Perché non possiamo non dirci comunisti»

Il comunismo è stato nella storia anelito all’eguaglianza, lotta contro le ingiustizie, ricerca della solidarietà e della parità di tutti gli uomini e tutte le donne, tensione verso i diritti sociali. È vero, quando si è cercato di realizzarlo con la forza in un paese arretrato, si è trasformato in regime autoritario e oppressivo. Ciò impone dolorosi distinguo ma non legittima assimilazioni di comodo con i fascismi.

L’epoca delle rivoluzioni conservatrici

Il tema di fondo è la fine dell’ assetto mondiale stabilito a Yalta e le convulsioni di un mondo che sembra procedere verso la disfatta, “inconsapevole del pericolo e convinto di essere indistruttibile come un tempo lo era il Titanic”. Una rassegna lucida delle minacce attuali ma soprattutto delle loro origini dalla guerra dei 6 giorni in poi.