Memoranda/ L’altra faccia della luna

L’improvvisa digitalizzazione della cultura prodotta dal virus si accompagna a una sorta di “crisi della presenza” e alla perdita della dimensione sociale: prendere parte agli eventi culturali “in presenza” permette infatti di condividere un’esperienza collettiva da cui derivano lo scambio di idee e opinioni, la solidificazione di relazioni interpersonali, perfino amicizie e relazioni sentimentali.

Il mondo dopo il virus: tempo di scelte

In tempi normali difficilmente un Governo introdurrebbe controlli come quelli attuali. Ma questi non sono tempi normali. Ciò impone due scelte particolarmente importanti. La prima è tra la sorveglianza totalitaria e la responsabilizzazione dei cittadini; la seconda tra l’isolamento nazionalista e la solidarietà globale.

Insegnare a distanza?

Qualche settimana fa la figlia quindicenne di una mia amica, parlando delle lezioni on line, mi ha detto: «Ma io per potere imparare ho bisogno di avere davanti a me la mia professoressa e che lei mi possa guardare negli occhi per vedere se ho capito». L’avrei abbracciata! Non scambiamo l’attuale “supplenza” con la vita!

Gli schiavi dell’algoritmo e i superumani elettronici

Recensione dell’ultimo libro di Yuval Noah Harari, storico e sociologo israeliano (antisionista): “21 lezioni per il XXI secolo”. Le tre questioni cruciali trattate sono il collasso ecologico ormai in atto; i rischi di una guerra nucleare tecnologica con cyborg e droni; il momento in cui l’Intelligenza Artificiale si salderà definitivamente con le biotecnologie. Ma soprattutto: come salvarci da un’inedita schiavitù?