Jocelyn Bell, come rendere invisibile il lavoro femminile nella ricerca

Nella notte del 28 novembre 1967 Jocelyn Bell, ventiquattrenne dottoranda irlandese, scoprì la prima pulsar (una stella di neutroni che invia segnali radio a intervalli regolari). Nel 1974 quella scoperta fruttò il Nobel, ma per il suo professore Antony Hewish e per Martin Ryle. Bell fu “derubricata” e per anni – racconta – visse con la “sindrome dell’impostore”, cioè con l’incapacità di interiorizzare i propri successi.