Il Politecnico, Frontex e l’etica della ricerca

Il Politecnico di Torino, trascinando con sé anche l’Università, stringe un accordo per la produzione di cartografia con Frontex e lo tiene fermo nonostante le documentate denunce sul coinvolgimento dell’agenzia nei violenti respingimenti dei migranti alle frontiere europee. Per contrastare e denunciare questa impropria commistione è nato “Certo” (Coordinamento per l’Etica della Ricerca di Torino).

Jocelyn Bell, come rendere invisibile il lavoro femminile nella ricerca

Nella notte del 28 novembre 1967 Jocelyn Bell, ventiquattrenne dottoranda irlandese, scoprì la prima pulsar (una stella di neutroni che invia segnali radio a intervalli regolari). Nel 1974 quella scoperta fruttò il Nobel, ma per il suo professore Antony Hewish e per Martin Ryle. Bell fu “derubricata” e per anni – racconta – visse con la “sindrome dell’impostore”, cioè con l’incapacità di interiorizzare i propri successi.

Transizione ecologica. È nata una bolla

È nato il “ministero per la Transizione ecologica”. È un’occasione o una presa in giro? Tutto fa pensare a una campagna di autolegittimazione tesa a occultare la mancanza delle condizioni per un effettivo cambiamento: una scelta e una cultura adeguate, dei soggetti credibili, la congruenza tra l’agenda governativa e le azioni di vera transizione. 

Brevetti, farmaci e salute

I riflettori si sono riaccesi sui brevetti farmaceutici, circondati da insuperabili barriere protettive anche in tempo di globalizzazione. La pandemia li rende particolarmente odiosi ma le imprese produttrici rispondono che la ricerca costa. Già, ma oggi la ricerca è in parte consistente finanziata dagli Stati e ancor più potrebbe esserlo.