la politica puntoacapo
Il referendum del 2011 sull’acqua è stato in gran parte tradito o aggirato. In particolare, l’inserimento nelle bollette, come “costi di gestione” di voci relative a “oneri finanziari”, “morosità” e “conguaglio” sta gonfiando le tariffe oltre il dovuto, vanificando la gestione pubblica e partecipativa senza scopo di lucro dell’acqua.
La strana coppia Chiamparino-Salvini evoca un referendum per ribaltare la “bocciatura” del TAV in sede di analisi costi benefici. È una manovra propagandistica. Nessun timore per l’esito: anche questo referendum sarebbe vinto dai No TAV. Ma non si gioca così con le istituzioni.
Il Parlamento è il cuore della democrazia rappresentativa. Per questo è da anni bypassato e delegittimato: in questi giorni addirittura con il voto di fiducia “al buio” sulla legge di bilancio. Il tradimento dell’indicazione del referendum del 4 dicembre 2016 non potrebbe essere più netto.
Mentre in Piemonte si parla di un referendum sul TAV è interessante ricordare come funziona la democrazia quando ci sono degli interessi da difendere. È la storia della legge piemontese sulla caccia, che mostra come i referendum si celebrano oppure no solo in base alla convenienza di chi governa.
Il fallimento del proibizionismo sta spingendo diversi Paesi a regolamentare l’uso delle droghe. Particolarmente interessante e positiva è l’esperienza del programma sperimentale di prescrizione di eroina realizzato in Svizzera in 22 centri con 1500 pazienti.
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