Autismo: dal linguaggio fiabesco alla realtà

Chiamare “speciali” le persone autistiche è espressione di un linguaggio irreale, prima ancora che ambiguo. È una delle tante etichette che vengono appiccicate agli autistici, incuranti del rischio di seminare confusione e di banalizzare una realtà che, al contrario, è molto complicata, visto che l’autismo altro non è che l’abisso esistente tra una vita normale e un’esistenza profondamente e (spesso) drammaticamente “altra”.

Come le parole costruiscono la realtà

Le guerre hanno come complemento immancabile l’attivazione, da parte delle minoranze al potere, di meccanismi diretti a influenzare l’opinione pubblica. Non c’è solo la propaganda bellica esplicita. Ancor più conta il ricorso a parole ed espressioni suggestive perché sempre più, come è stato scritto, il linguaggio non rispecchia la realtà, ma piuttosto crea una realtà.