Il fronte del porto e un Governo senza vergogna

Il Governo ostacola le operazioni di salvataggio dei naufraghi raccolti in mare dalle navi di alcune ONG consentendo lo sbarco esclusivamente ai “fragili”. Solo dopo il richiamo dell’UE e una serie di ricorsi ai tribunali fa marcia indietro ricorrendo, per salvare la faccia, a un escamotage. È una scelta miope e illegittima. Un’altra politica è possibile a partire da un’analisi non demagogica dei flussi migratori.

Ci sono profughi e profughi

Di fronte all’esodo dall’Ucraina l’UE ha finalmente adottato misure nuove, seppur insufficienti, per l’accoglienza dei profughi. Ma, intanto, sulle stesse frontiere proseguono respingimenti e discriminazioni, i richiedenti asilo provenienti da Afghanistan e Siria sono bloccati in Turchia e nel Mediterraneo si continua a morire. Evidentemente ci sono profughi di serie A e profughi di serie B.

Dolce Lucano

Io a Riace ci sono stato, con tutta la famiglia, per toccare con mano l’esperienza straordinaria di Mimmo Lucano. E oggi mi viene spontaneo chiedere a prefetti e alti funzionari dello Stato: perché avete usato per anni la disponibilità del sindaco di Riace a risolvervi i problemi di accoglienza di profughi e migranti e poi, alla prima occasione, lo avete “scaricato”?

Balcani e Mediterraneo: dove fallisce l’umanità

Le rotte sono diverse – i Balcani o il Mediterraneo – ma le politiche non cambiano. In entrambi i casi gli Stati europei sbarrano i confini e ricacciano indietro i profughi, in aperta violazione del diritto d’asilo e del divieto di respingimento, proclamato dagli articoli 18 e 19 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione.

La doppia epidemia

A Lesbo e alla frontiera tra Turchia e Grecia centinaia di migliaia di profughi sono fermati e respinti con filo spinato, bastonate e colpi di fucile. Nell’Europa colpita e ferita dal Coronavirus c’è un’altra epidemia indotta dal virus della disumanità. È un’epidemia che erode nel profondo le nostre strutture politiche e culturali.