Lorenzo Perrone, un uomo integro e retto

Lorenzo (Perrone) che salvò Primo (Levi) nell’inferno di Auschwitz era un uomo di poche parole. Così lo ricostruisce, fin dal titolo del suo ultimo libro, lo storico Carlo Greppi. E da quel ritratto si dipana una coinvolgente riflessione sul rapporto tra umanità e semplicità, sul bene e il male e il loro contesto, sul senso della vita e, a volte, della morte.

Primo Levi, la minaccia nucleare e la sua rimozione

Tra le tante sollecitazioni che ci vengono dagli scritti di Primo Levi una è particolarmente attuale: la comparazione, in forma di domanda aperta, fra la rimozione degli esiti ultimi, pur largamente intuibili, dell’ideologia nazista fin dalla sua affermazione nei primi anni ’30, e l’odierna rimozione del rischio di una immane distruzione dell’Europa causata da una guerra nucleare.

La delegittimazione della pace

Tra gli effetti collaterali della guerra scatenata da Putin contro l’Ucraina c’è, nel dibattito pubblico, una diffusa delegittimazione della pace, relegata ad aspirazione irrealistica di “anime belle”. Eppure le lezioni della storia dovrebbero avere insegnato che – come ha scritto Primo Levi – «dalla violenza non nasce che violenza, in una pendolarità che si esalta nel tempo invece di smorzarsi».

Giorno della memoria 2022: «Meditate che questo è stato»

Il 27 gennaio 1945 caddero i cancelli di Auschwitz. 77 anni dopo, il Giorno della Memoria ci ricorda l’abisso in cui era precipitata l’umanità, ma anche coloro che vi si opposero. Di quella tragedia stanno venendo a mancare anche gli ultimi testimoni, ma resta il dovere di ricordare, spiegare, discutere, accettare tutte le domande, anche le più difficili. Per evitare che quel che è stato si ripeta.

Avigliana e Primo Levi

Ancora una volta la Val di Susa non è stata a guardare e si è mobilitata per l’accoglienza e i diritti. Lo ha fatto il 26 gennaio, vigilia della “giornata della memoria”, nel luogo in cui Primo Levi ha scritto “Se questo è un uomo”. A dimostrazione della inscindibilità di passato e presente.