Meglio Salvini che Norberto Bobbio o Liliana Segre?

Il Governo ha varato il progetto di riforma della Costituzione per dar vita alla terza Repubblica. Vengono, tra l’altro, aboliti i senatori a vita di nomina presidenziale. Invece di Bobbio e di Liliana Segre avremo solo tanti cloni di Salvini. Resta da chiedersi come mai, nominati per nominati (ché tali sono di fatto, e dai partiti, gli attuali senatori), non si sia privilegiato, una volta tanto, il merito.

Cercare la felicità pubblica: un’esperienza

Senza partiti non c’è democrazia ma i partiti sono all’ultimo posto nella fiducia degli italiani. Certo, la personalizzazione della politica ha scalzato la dimensione organizzata ma il distacco tra i partiti e il “fermento sociale” diffuso nel Paese è anche dovuto al disinteresse di quest’ultimo a mettersi in gioco dentro le istituzioni. Un cambiamento è necessario ché la felicità pubblica non si raccoglie sugli alberi, come le mele mature…

Pratiche che aiutano a passare la nottata

Accogliere dei migranti nel porto di Livorno. Siamo felici: di una felicità, forse, strampalata. Ma vale la pena sentirsi umani fra gli umani. Può aiutare a passare la nottata. E hanno senso le pratiche più che i discorsi o le tessere. Locande, circoli, tende, invece che sezioni di partito. Non ci sarà un soggetto politico da votare domani, forse, ma quel tessuto di relazioni può costruire almeno una forma di resistenza nella polis.

Ragionando sull’ennesima batosta elettorale: Catania, ad esempio

Anche su Catania si è abbattuta, per la sinistra, la batosta elettorale: per ragioni specifiche oltre a quelle generali. La specificità sta nella metodica costruzione, negli anni, di una amministrazione inefficiente e clientelare che, trasformando i diritti in favori, ha indotto i cittadini a perseguire il proprio particolare vantaggio disinteressandosi del bene comune.

Non chiamiamolo partito, ma…

Abbiamo bisogno di trasformare un’indefinita e altalenante speranza in qualcosa di più costruttivo. Ci aspetta un combattimento quotidiano per costruire una rivoluzione: della convivenza, dei consumi, del lavoro… Ma senza un’organizzazione politica operativa, non si inizia nemmeno il cammino. Non chiamiamolo, per ora, partito: va meglio movimento organizzato?

Volere la Luna a congresso

Volere la Luna ha cinque anni. In questo periodo c’è stato, nella società e nella politica, un ulteriore regresso: l’Italia è in guerra; la povertà, la disuguaglianza e gli attacchi all’ambiente crescono; abbiamo un governo di conclamata derivazione fascista; l’involuzione del sistema politico ha assunto dimensioni macroscopiche. E tutto ciò accade senza che si manifestino, nel Paese, reazioni significative. Che fare?

Le baruffe chiozzotte della politica

Nel nostro Paese il personale politico delle nuove e vecchie aggregazioni non ha una storia comune né una cultura condivisa né un gruppo sociale di riferimento. Sta anche qui l’origine del malcostume e dei fenomeni corruttivi. Ma è proprio necessario rassegnarsi a convivere con la cosiddetta “fine delle ideologie”, oppure è ancora possibile trovare lo spazio per pensare la politica in modo diverso?

Comunicare a sinistra

Anche nella politica la comunicazione è essenziale. Oggi il pensiero di sinistra, già identificato con gli errori del comunismo, è messo a dura prova dall’apparente contrasto tra la necessità di evitare degrado ambientale ed esaurimento delle risorse e l’esigenza di distribuire lavoro, reddito e benessere. Solo una comunicazione capace di dimostrare la conciliabilità di quegli obiettivi potrà farci uscire dall’isolamento.