Giorgia Meloni, Lilli Gruber e la cultura patriarcale

A Lilli Gruber che le contesta una cultura patriarcale, Giorgia Meloni risponde con una foto di famiglia tutta al femminile. Ma la foto che si richiede a un presidente del Consiglio (come Meloni ama definirsi) è quella della famiglia politica, non di quella biologica. E quella foto rivela in modo univoco un doppio disprezzo: per l’emancipazione e la libertà delle donne e per la pace (e i pacifisti), due facce della stessa medaglia.

Segnali di vita a sinistra?

Ci sono segnali di vita a sinistra. Non si colgono solo nelle case e nei cortili, ma anche nelle pubbliche piazze. Ma è presto per dire che “la sinistra sta tornando”. Prima deve scegliere a cosa tiene: alla normalizzazione o al conflitto? Vuole sfidare la storia o vuole solo approfittarne e, ancora una volta, affidarsi esclusivamente alla propria volontà di governare? Senza risposte appropriate a questi interrogativi i segnali di vita saranno, ancora una volta, illusori.

Israele-Hamas, riconoscere l’uomo anche nel nemico

Di fronte ai barbari atti terroristici di Hamas non ci si può fermare all’orrore. Bisogna offrire altre prospettive a coloro che sono attratti dall’estremismo, prendendo atto che questo conflitto ha una sola soluzione: sulla base della giustizia e dell’eguaglianza tra i popoli e senza forza armata e occupazione. Gli israeliani avranno sicurezza quando i palestinesi potranno provare speranza, cioè giustizia.

“La Via Maestra”. Una grande manifestazione il 7 ottobre

La Costituzione propone una società fondata su uguaglianza, solidarietà, accoglienza e partecipazione. Il modello perseguito dall’attuale maggioranza di Governo è ad essa antitetico. Per questo il 7 ottobre ci sarà, a Roma, una grande manifestazione, a cui Volere la Luna aderisce, per il lavoro, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della Repubblica parlamentare.

L’Ucraina è in ginocchio e l’Europa alla canna del gas. Intervista al generale Mini

In Ucraina le prospettive più fosche sono state superate dalla realtà: mezzo milione di soldati ucraini morti, 14 milioni di espatriati, un paese divorato dalla corruzione, l’Europa alla canna del gas, gli Stati Uniti che arretrano davanti al resto del mondo, la prospettiva di un allargamento del conflitto in vista di un nuovo ordine mondiale.

Firenze, città operatrice di pace: che fare oggi?

Sono passati più di 30 anni da quando il Consiglio comunale dichiarò Firenze “città operatrice di pace”. Cosa resta di quella stagione? E, soprattutto, che fare oggi? Alcune idee: programmare un Forum permanente per la Pace e, per intanto, organizzare un incontro internazionale per riproporre con forza il cessate il fuoco in Ucraina. All’insegna delle parole di padre Balducci: “Se vuoi la pace, prepara la pace”.

L’autoritarismo e il bellicismo della destra si battono solo con il loro contrario

Meloni e il suo circo, vincenti per grazia ricevuta, percorrono con più arrogante protervia tutte le strade già aperte dal centrosinistra, dalla guerra all’attacco ai diritti dei lavoratori, alla lottizzazione. Invertire la tendenza è difficile ma bisogna provarci. Per farlo, occorre prima di tutto ricostruire un pensiero critico alternativo a quello di una destra oggi egemonizzata dai neofascisti.