Io sono (e resto) Giorgia

Giorgia Meloni è molto brava a recitare e ha scelto un copione rassicurante per l’establishment: quello di una destra neoliberista, ultra-conservatrice, atlantista e guerrafondaia. Ma la sua storia e mille indizi mostrano che, al di là della recita, la sua autentica visione della società è molto vicina a quella del generale Vannacci. Del resto basta leggere un suo libro di appena quattro anni fa.

Civitanova, Italia: ammazzare un “negro” nella generale indifferenza

Alika è stato ammazzato di botte e il suo aggressore, per completare l’opera, gli si è seduto sopra e gli ha schiacciato la testa a terra. Nell’indifferenza generale o nella curiosità morbosa. La sua colpa? Era nigeriano, nero. Facile dire che il suo assassino è un poveretto, con disturbi mentali. Sarà anche così. Ma l’omicidio è il frutto di un razzismo e di un odio predicati a piene mani.

Marylin

Marylin ha gli occhi neri

Il tema centrale di “Marylin ha gli occhi neri”di Simone Godano, è proprio il confronto con un modello irraggiungibile che è all’origine della nevrosi e dell’infelicità non solo dei protagonisti ma anche, spesso e volentieri, di noi spettatori. Con una lezione non da poco: che l’empatia verso gli altri passa, prima di tutto, dall’accettazione di sé stessi.

Angeli e demoni

Una volta che la politica ha istituito alcuni gruppi sociali come nemici pubblici da perseguitare, l’esperienza del disumano si insinua nei territori della democrazia accecando le coscienze e riesumando gli spettri dell’odio, dell’angoscia, del disprezzo dell’umano. In Texas come a Lampedusa e a Primavalle.