
1000 firme per liberare Dana
L’appello che in un piccolo gruppo abbiamo lanciato per liberare Dana è diventato, in pochi giorni, una valanga. In centinaia hanno aderito. Di provenienza e condizioni assai diverse. Da tutta …
la politica puntoacapo
L’appello che in un piccolo gruppo abbiamo lanciato per liberare Dana è diventato, in pochi giorni, una valanga. In centinaia hanno aderito. Di provenienza e condizioni assai diverse. Da tutta …
I no Tav sono imprevedibili. Otto anni fa, si erano messi in fila in 1054, sotto la neve, per acquistare il loro fazzoletto di terra nella zona dove sarebbe sorto il cantiere in modo da potersi opporre, a tempo debito, agli espropri. Ora quel tempo è arrivato. Gli espropri sono cominciati e sembra proprio una cosa da marziani.
Emilio Scalzo, immigrato bambino dalla Sicilia, poi macellaio e pescivendolo, oggi vegetariano e No Tav ha scelto di essere, tra molte difficoltà, «un sanbernardo e non un lupo». La sua vicenda è importante per i tratti personali ma anche perché è la storia di una comunità, di un movimento in cammino non solo contro un treno.
Dana è stata ritenuta responsabile a titolo di concorso in una violenza privata non materialmente commessa, condannata a una pena esemplare, esclusa da ogni misura alternativa per «avere sfidato l’ordine costituito». Così scrivono i giudici evidenziando una cultura in cui lo scontro sociale è ridotto a questione criminale.
«…invitiamo ogni realtà singola o collettiva a partecipare alla grande manifestazione No TAV che abbiamo deciso di organizzare sabato 11 gennaio a Torino. Solo lottando sarà possibile liberare tutte e tutti! Ci vediamo a Torino! Ore 13.30 piazza Statuto».
Nicoletta Dosio è stata arrestata e portata in carcere. 73 anni, da sempre No TAV, condannata per una manifestazione di protesta del 2012, Nicoletta ha rifiutato di chiedere misure alternative al carcere. Lo ha fatto per denunciare la persecuzione politica e giudiziaria in corso da anni nei confronti dell’opposizione alla costruzione della Nuova Linea ferroviaria Torino-Lione.
Torino, 1° maggio, ore 9:40. La polizia spezza il corteo che si va formando e blocca in piazza Vittorio la numerosa componente No TAV, impedendole l’ingresso in via Po. Ai …
Sabato 8 dicembre, ore 14, piazza Statuto, Torino – Corteo NOTAV!
La prosecuzione del progetto TAV Torino-Lione non ha alcuna utilità economica o necessità giuridica e si spiega solo con gli interessi di gruppi finanziari privati e con le esigenze di immagine di un ceto politico che sarebbe definitivamente travolto dal suo abbandono. Perché, dunque, continuare?
Tra le ragioni per la costruzione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione c’è anche quella ecologica. Si sostiene che la Grande Opera ridurrà le emissioni trasferendo traffico da gomma a rotaia. …