Il fondamento della violenza nazista

«Che razza di esseri umani sono, che razza di mostri quelli che non sono mai sazi di uccidere, per i quali ogni miseria che riversavano sugli ebrei altro non era che uno stimolo a spingerli in una miseria ancora più profonda e più spietata?». La domanda di Thomas Mann rimanda al fenomeno dell’autoalimentazione della violenza che è stata il connotato più profondo dell’irrazionalismo nazista.

Quel che dobbiamo ricordare il Giorno della Memoria

Ciò che è successo potrebbe succedere ancora. Ora, Giorno della Memoria 2023, abbiamo il dovere di ricordare che il fascismo non è morto, e non è cambiato. E che, oggi, chi rivendica quelle idee atroci (che non sono separabili dai campi di sterminio cui portarono) è tornato al potere in Italia, e si appresta a calpestare la Costituzione antifascista del 1948, per ridare il potere nelle mani di uno solo.

«Perché non possiamo non dirci comunisti»

Il comunismo è stato nella storia anelito all’eguaglianza, lotta contro le ingiustizie, ricerca della solidarietà e della parità di tutti gli uomini e tutte le donne, tensione verso i diritti sociali. È vero, quando si è cercato di realizzarlo con la forza in un paese arretrato, si è trasformato in regime autoritario e oppressivo. Ciò impone dolorosi distinguo ma non legittima assimilazioni di comodo con i fascismi.