
Hate speech. Migranti e parole d’odio
Le parole d’odio, soprattutto on line, sono dirette prevalentemente nei confronti di stranieri e migranti. A pronunciarle sono assai spesso politici, anche di primo piano. Ma non sono da meno giornali e giornalisti. Il sistema normativo prevede divieti e forme di tutela ma la giurisprudenza è oscillante nella loro applicazione.