
Antagonisti a Torino: incarcerane uno per educarne cento
Torino continua ad essere un laboratorio di repressione del conflitto sociale. È accaduto da ultimo dopo le manifestazioni studentesche di febbraio: a scontri di modesta entità hanno fatto seguito carcere e arresti domiciliari anche nei confronti di ragazzi giovanissimi e incensurati. La logica è sempre la stessa: incarcerane uno per educarne 100.