Riace riparte

A Riace riparte l’accoglienza dei migranti, senza distinzione di provenienza, di lingua, di colore della pelle. In questi giorni una famiglia in fuga dall’Afghanistan si è unita ai profughi rimasti dopo gli attacchi politici, il processo, l’assurda condanna nei confronti di Mimmo Lucano. Una grande rete di solidarietà continua a sostenere il modello Riace.

Dolce Lucano

Io a Riace ci sono stato, con tutta la famiglia, per toccare con mano l’esperienza straordinaria di Mimmo Lucano. E oggi mi viene spontaneo chiedere a prefetti e alti funzionari dello Stato: perché avete usato per anni la disponibilità del sindaco di Riace a risolvervi i problemi di accoglienza di profughi e migranti e poi, alla prima occasione, lo avete “scaricato”?

Riace: ricominciare!

Chi si stupisce perché a Riace ha vinto la Lega sottovaluta gli effetti della delegittimazione, dell’arresto e poi dell’“esilio” di Lucano e, soprattutto, del mancato versamento da parte dello Stato dei contributi per ben due anni di accoglienza, che ha riportato nel paese povertà, abbandono e sfiducia. Ma ora si ricomincia…

Domenico Lucano, l’Italia, la giustizia

Da sette mesi Domenico Lucano, il sindaco di Riace, è sottoposto a una misura cautelare, confermata dai giudici di Locri e di Reggio Calabria disattendendo, nella sostanza, le indicazioni della Cassazione. È un fatto senza precedenti, che impone una riflessione sul ruolo che va assumendo la magistratura nella attuale situazione di crisi.

Riace: il calvario di Lemlem

Finalmente, dopo quasi sei mesi, Lemlem, la compagna di Domenico Lucano, è libera, grazie alla decisione della Cassazione che ha annullato senza rinvio la misura cautelare applicata nei suoi confronti dal gip di Locri. Resta tanta amarezza. Intanto, Lucano resta ancora soggetto al divieto di fare rientro a Riace.

Riace: sembrava ribellarsi anche il cielo

A Riace, sabato scorso, anche i fichi d’india e i vasi delle piante grasse sembravano intimoriti dal clamore, dal passaggio di tante persone. E quella casa e quella finestra da cui il sindaco si affacciava rappresentavano il centro della mobilitazione dei molti che hanno deciso di alzarsi e di scendere nelle piazze.