Paolo Nori, Vi avverto che vivo per l’ultima volta (Mondadori, 2023)

Il sottotitolo “Noi e Anna Achmatova” ci avverte che al centro del libro certamente c’è la geniale e anticonformista poetessa russa nata alla fine dell’Ottocento, ma c’è soprattutto Paolo Nori che si racconta con ironia, mette a nudo il suo amore sanguigno per la letteratura russa, il suo insegnamento in università, finché non viene sospeso a causa della guerra in Ucraina. In quel “noi” del sottotitolo infine ci siamo tutti, “noi” opinione pubblica credulona e volubile…

Alexandra Lapierre, La donna dalle cinque vite (Edizioni E/O, 2023)

Arriva soltanto adesso in Italia per i tipi di E/O – è del 2016 l’edizione originale francese di Flammarion – il libro di Alexandra Lapierre La donna dalle cinque vite, ove si racconta la storia di Marija Zakrevskaja detta Mura, nobildonna russa di fine Ottocento, bella, colta, poliglotta che, a diciotto anni, va in sposa a un giovane diplomatico estone e si trasferisce a Berlino, dove, in poco tempo, diventa un’attrazione e un punto di riferimento per l’aristocrazia dell’epoca…

Piera Ventre, Gli spettri della sera (Neri Pozza, 2023)

Una coppia di ragazzini nel pieno degli anni Ottanta. Sono cugini. Lei, Stella, voce narrante ha sedici anni; lui, Michele, dieci. Vengono mandati dai genitori da Napoli nell’Astigiano, per trascorrere una vacanza estiva nella cascina degli zii, contadini senza figli, Marina e Rensin. Stella ha in testa il sogno del viaggio americano coast to coast, è disinibita, ha da poco dato il suo primo bacio e lo ha dato a una ragazza. Michele ha sempre il naso tra i libri, “un piccolo genietto”, appassionato di dama…

Caroline Laurent, Le rive della collera (ed. E/O, 2023)

Ambientato nel cuore dell’Oceano indiano, in un arcipelago prossimo alle Mauritius, questo splendido romanzo porta alla luce una tragedia sconosciuta: la deportazione degli abitanti delle isole Chagos, che vennero date in affitto dall’Inghilterra agli Stati Uniti per farne una base militare. Storia vera, recente (1967), terribile per la sua disumanità, da parte di chi si riempie la bocca di libertà e democrazia. Leggetelo, aiuta a comprendere.

Karen Russell, I donatori di sonno (Sur editore, 2023)

Un’epidemia di insonnia colpisce la popolazione americana … Quello che emerge è la metafora di una società di sonnambuli e di morti viventi, con gli occhi spalancati e terrorizzati, vessati dal terrorismo psicologico della continua emergenza, inebetiti e incapaci di reagire, presi in giro dal potere che sfrutta le debolezze e specula sulle sofferenze… Perfetto ritratto del momento attuale.

Ritanna Armeni, Il secondo piano (Ponte alle Grazie, 2023)

Siamo a Roma nel 1944, alla periferia della città, in un convento francescano. Al primo piano della struttura c’è un’infermeria tedesca, al secondo alcune famiglie ebree miracolosamente sfuggite al rastrellamento del ghetto. A difendere queste persone dalla furia dei tedeschi, ormai prossimi alla sconfitta e perciò ancora più determinati a infliggere dolore, un gruppo di caritatevoli ma decise e coraggiose suore, guidate da suor Ignazia.

Sylvain Tesson, La pantera delle nevi (Sellerio, 2020)

2018. Lo scrittore Sylvain Tesson, invitato dal grande fotografo naturalista Vincent Munier, parte alla volta del Tibet, alla ricerca degli ultimi esemplari di pantera delle nevi. Con loro Marie, fidanzata del fotografo e Leo, aiutante filosofo. I quattro diventano un tutt’uno che resiste a temperature glaciali senza mai lamentarsi e che rimane incantato di fronte allo spettacolo che la natura offre quando sappiamo osservare immobili e silenziosi.

Éric Fouassier, L’ufficio degli affari occulti (Neri Pozza, 2022)

Ambientato a Parigi intorno al 1830, Fouassier si diverte a mescolare i gialli di Leroux, il feuilleton, il romanzo storico e i racconti gotici, cita mesmerismo, ipnosi, esoterismo, nuove ricerche mediche e scientifiche, psicologia e soprannaturale, inquadrando la storia con riferimenti e aneddoti documentati. Il risultato è scorrevole, accattivante, una storia avvincente che pare un’avventura d’altri tempi ma senza tradire le aspettative della narrazione moderna.