Russia e Ucraina: le parole e la realtà

Le parole (qui proposte con una premessa di Tomaso Montanari e una nota di Giulia Marcucci) sono di un coraggioso cittadino russo, un poeta: «Quella guerra che si sta svolgendo in Ucraina, sotto gli occhi del mondo, non viene nemmeno chiamata guerra. La chiamano “operazione militare”. Ma è una vera e autentica guerra. E deve essere fermata. Come? In qualche modo, ma è necessario. Tutti noi, insieme e individualmente, dobbiamo pensarci».

Referendum: la cecità del SÌ

Aldilà di (presunte) utilità contingenti, la riduzione dei parlamentari è figlia della logica che vede nella rappresentanza un problema e che vuole aumentare il peso e il potere dell’esecutivo. Ma le cure sbagliate possono uccidere. E gli intellettuali che non lo capiscono assomigliano ai ciechi che pretendono di guidare altri ciechi.

Pensieri sparsi su politica e sinistra

Non è mai esistito, in Italia, un periodo in cui è stata così inesistente la sinistra politica. Ci si aggrappa persino al Governo Conte, all’evidenza subalterno a Confindustria ma le cui alternative sono ancora peggiori. Forse se vogliamo costruire barricate contro la destra occorre creare un territorio nostro da vivere e proteggere.