La sinistra che perde (riflessioni a margine della morte di Berlusconi)

La scomparsa della sinistra nell’epoca del trionfo del capitalismo ha molte cause. Tra queste ce n’è una, evidenziata dall’accettazione supina del lutto nazionale per la morte di Berlusconi, che si potrebbe definire “servitù volontaria”. È tempo di capire che la sinistra non può limitarsi a combattere l’ingiustizia, ma deve combattere gli ingiusti.

Giobbe e la Shoah

Dopo Auschwitz si ha il dovere di dubitare anche delle figure più insospettabili. Persino di Giobbe, simbolo della sofferenza e dell’ingiustizia subìta. Perché spesso quest’ultima e l’ingiustizia agìta si intrecciano. Come quando, ritenendoci giusti ed essendo considerati tali, con il nostro disimpegno e il nostro disinteresse perpetuiamo l’ingiustizia, magari inconsapevolmente, nei confronti degli altri.

Il Natale e la speranza: attendersi l’inatteso  

La lieta novella del Natale è che siamo nati: che siamo qua, che possiamo agire contro «la naturale rovina» del mondo. Una pausa nell’amarezza per quel che facciamo al pianeta e al genere umano. Un conflitto aperto contro tutta l’ingiustizia che sfigura la bellezza del mondo e dell’umanità. Un’occasione per tornare ad assumere lo sguardo dei bambini: candido e concretissimo insieme.

Natale ci riguarda

Natale è un diventato, nel tempo, una festa dolciastra, sedativa, conformista, impotente. Oggi, in quest’anno di angoscia e in questo mondo pieno di ingiustizie, è possibile capire, nostro malgrado, che non stiamo contemplando una scenetta ma che Natale ci riguarda, che siamo chiamati in causa e che possiamo diventare protagonisti.

«Penso a Dana rinchiusa in quei cubicoli»

Dalla detenzione domiciliare Nicoletta scrive a Dana e il messaggio percorre i social: «Conosco il tuffo al cuore che si prova quando, dietro di te, vengono chiusi i cancelli e sei scortato lungo i corridoi, tra due file di celle. Ma so la tranquilla determinazione di Dana e la sua consapevolezza di star pagando per una causa bella e giusta».